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venerdì 31 dicembre 2010

NASCE FORZA DEL SUD

EN!CARAG – 60 Righe. NASCE FORZA DEL SUD.
Avv. Eligio Guarnaccia
PIETRAPERZIA. Nasce in paese il movimento politico “Forza del Sud”. Il comunicato di fondazione  a nome del gruppo fondatore è stato dato dall’avvocato Eligio Guarnaccia, ex coordinatore provvisorio della sezione del Pdl locale. Nel documento diramato dai fondatori si legge: “Il giorno 28 dicembre scorso, presente l’on. Ugo Grimaldi si è svolto un incontro tra i consiglieri comunali eletti nella lista Forza Pietraperzia -  Palascino sindaco, Antonino Di Gregorio, Franco Di Calogero e Salvatore Tomasella, unitamente ad altri candidati della stessa lista, ed i componenti dell’ex coordinamento provvisorio del Pdl di Pietraperzia”.
“I partecipanti alla suddetta riunione – continua il documento -  dopo un ampio dibattito, hanno deciso dì dare vita anche a Pietraperzia al movimento politico “Forza del Sud” fondato dall’on. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianfranco Miccichè. Forza del Sud si pone come forza di governo che sostiene il Presidente Silvio Berlusconi ed intende fare da contrappeso alla Lega Nord per tutelare gli interessi della Sicilia e del Meridione d’Italia. A Pietraperzia il movimento si pone in netta e decisa opposizione all’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Emma, coordinatore locale del Pdl nominato dal coordinatore provinciale on Edoardo Leanza,  che incredibilmente guida una giunta comunale fatta da iscritti del PD partito notoriamente incompatibile con il Pdl ed altri esponenti (presidente del consiglio, assessori e consiglieri comunali) della passata amministrazione di centro sinistra. Una forte contraddizione mai spiegata dal coordinatore provinciale del Pdl on. Leanza, che ha costretto molti simpatizzanti ed iscritti a lasciare il partito. E’ ovvio che il presidente Berlusconi non è al corrente del pasticcio politico che vede a Pietraperzia insieme il coordinatore locale e quello provinciale del Pdl uniti con i suoi più agguerriti e faziosi avversari”.
Il movimento costituito a Pietraperzia – conclude il documento -  intende comunque dare voce attraverso i propri rappresentanti in consiglio comunale, a quanti non condividono anche a sinistra questo pasticcio politico. Su questo tema sin da ora il movimento si apre al confronto con le forze politiche locali perché a Pietraperzia abbiano fine questi ’inciuci” tra furbetti per vincere le elezioni. Nei prossimi giorni si costituirà il gruppo consiliare in seno al consiglio comunale di Pietraperzia”.
 Giuseppe Carà


mercoledì 29 dicembre 2010

Stabilizzazione degli articolisti.

EN!CARA – 65 Righe. Stabilizzazione degli articolisti. Foto.
Giusa Rosa Maria
presidente del consiglio
PIETRAPERZIA. “Atto storico: - afferma la presidente del consiglio Maria Rosa Giusa – il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la conferma a tempo indeterminato dei 26 articolisti, che passano alle dipendenza del comune. Si chiude un calvario che dura da 20 anni per il quale sono state fatte  manifestazione e rivendicazioni a iosa. Sono 26 famiglie che ricorderanno questo Natale come una della tappe più importanti della vita familiare. Il consiglio è stato entusiasta di approvare un atto che avrà una portata storica. I 26 dipendenti per i prima cinque anni saranno pagati dalla Regione siciliana e poi saranno a carico del comune. Il provvedimento andava adottato entro la fine di dicembre e quindi il consiglio comunale andava convocato in seduto urgente, che è stato ratificato dalla totalità dei presenti”.
          Acquisiscono il diritto di essere impiegati comunali a tempo determinato: Adriana Puzzo, Giovanni Carmelo Zarba, Rosario Marotta, Maria Anna Taibi, Giovanni Nunzio Falzone, Rocca Scalieri, Rosaria Puzzo, Francesca Zarba, Rosaria Falzone,  Grazia Taibi, Concetta Di Calogero, Maria Ausilia Amico,  Rocco Vinci,  Lucia Alù, Lucia Rindone, Cristina Spagnolo,  Giuseppe Speranza, Maria Giuseppe Marotta, Biagio Marotta,  Filippo Ippolito,  Patrizia Palascino, Vincenzo Zarba,  Filippa Miccichè,  Filippa Salvaggio,  Angelo Genzone e Giuseppe Cutrera.
          Il lavoro è stato presieduto dalla presidente Maria Rosa Giusa; presenti il segretario comunale Eugenio Alessi; presente il sindaco Vincenzo Emma ed i quattro assessori: Maria Antonietta Pititto, Paolo Di Marca, Cristina Guarneri e Giuseppe Miccichè.
          Presenti in aula i consiglieri di maggioranza: Antonio Messina, Germano Bonincontro, Salvatore Di Calogero, Filippo Spampinato, Francesca Calì, Veronica Bellomo, Giovanni Pititto e Rosa Maria Giusa; per la minoranza: Filippo Bonanno, Franco Di Calogero, Enza Di Gloria, Salvatore Tomasella, Antonino Di Gregorio. Assenti: Luigi Guarneri e Salvatore Calì.
          Il consiglio ha nominato una commissione per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno: “ricognizione delle partecipazioni in società e consorzi”; la commissione risulta formata dal segretario comunale Eugenio Alessi, dai capi settori Giovanna Di Gregorio,  Gianfilippo Marino e Salvatore Patti; dalla commissione al bilancio.
          Con gli auguri per nuovo anno da parte dei consiglierei ed amministratori si chiude l’attività politica del consiglio comunale.
          Giuseppe Carà 29 dicembre 2010

martedì 28 dicembre 2010

Un Natale austero.

EN!CARAG – 50 Righe. Un Natale austero. .
PIETRAPERZIA. Un Natale particolarmente austero quello di quest’anno. Sono mancati i segni esterni dell’arrivo del grande evento. La crisi degli accreditamenti regionali e statali ha impedito all’amministrazione comunale, come in molti comuni dell’isola, di creare quei segni usuali espressione del Santo Natale. In modo particolare l’unico segno in Piazza Vittorio Emanuele è stato allestito un presepe  modesto, ma aggraziato. Si è ridotto il numero delle Novene, che sono state quattro: Calogero Vinci, Matilde Puzzo, Rocco Bongiovanni, gruppo Di Forte nella salita Leone.
            Invece un messaggio è stato recepito, che è quello inviata dalla presidente del gruppo di San Pio, Giovanna Guarnaccia di un presepe in ogni casa. Anche il comune ha bandito un concorso per i migliori presepi del paese ed oggi la commissione farà  la ricognizione critica di assegnazione dei premi.
            La sobrietà dei presepi si è sentita anche nelle chiese, fermo restando l’antico presepe di San Nicolò che vanta un’antichissima tradizione iniziata cento anni fa dal canonico Calogero Palascino e che fu continuata dal parroco Salvatore Viola, fino ai nostri giorni dal presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi, che ha coordinato il presepe vivente  nella chiesa del Rosario, prossima all’apertura al culto.
            Inoltre anche l’economia ha avuto una brutta recessione. “Mai c come quest’anno – afferma uno dei direttori delle banche, la crisi ha colpito le famiglie. La sfarzo degli anni passato resta solo un ricordo. Invece un movimento filantropico è venuto dalla Caritas  che ha organizzato una visita a tappeto di tutte le persone indigenti o che vivono da soli. A tutti è stato portato un segno della nascita del Divin Pargolo.
            Un documento critico all’amministrazione comunale  è venuto dal consigliere comunale Antonino Di Gregorio, presidente provinciale dei seniores di Forza Italia;  comunque il dato rilevante è che questo Natale è l’indice più basso dell’involuzione economica del paese.
                                                                                               Giuseppe Carà

Il fondo antico della biblioteca comunale di Pietraperzia

Il fondo antico della biblioteca comunale di Pietraperzia
Andrea Rapisardi
. presidente Archeoclub
La storia del fondo antico della biblioteca è lunga e travagliata.
Nata col convento francescano di Santa Maria di Gesù, fu arricchita nel corso dei secoli da volumi rari , manoscritti ed opere acquistate nel napoletano, fino a raggiungere un considerevole numero di volumi.
Con la chiusura  del convento fu lasciata in balia di se stessa, fu in parte depredata, e rimase per parecchi anni abbandonata alle intemperie.
Nel 1975 su sollecitazione di alcuni studiosi locali, fu dal comune trasferita in nuovi locali per essere restaurata e catalogata.
Il patrimonio raro in libri che ne venne fuori fu sorprendente.
Rimanevano  e vennero censiti 3.650 libri, di cui 39 incunamboli, 307 cinquecentine,  e 3.304 libri compresi tra il secolo XVI e XIX fino al 1850.
Dello scaffale in noce intarsiato che la conteneva oggi non rimane traccia, probabilmente scomparso durante qualche lavoro di restauro dell’edificio.
Oggi il fondo antico è conservato in un sottoscala dell’ingresso del comune, e davanti alla porta d’ingresso vi è stato posto un armadio metallico .
Nello stesso locale si dovrebbero trovare due bassorilievi in alabastro riproducenti i fondatori della Chiesa della Madonna delle Grazie.
I l locale ad una prima occhiata sembra umido e non arieggiato.
Ci si chiede perché il fondo antico non venga trasferito nei locali dell’attuale biblioteca  e reso fruibile al pubblico,  anche se la sua sede naturale dovrebbe essere il convento di Santa Maria dove potrebbe sorgere un centro studi e una mostra permanente che potrebbe raccogliere  foto, oggettistica , reperti archeologici, e diventare il cuore pulsante della storia e della cultura pietrina.
Andrea Rapisardi

lunedì 27 dicembre 2010

Polites per la scorrimento veloce

Gli satudiosi di Polites
Lo svincolo della scorrimento
EN!CARAG - 65 Righe. Scorrimento veloce. Polites sollecita.
PIETRAPERZIA. Un intervento mirato da parte dei giovani di Polites  sullo svincolo della Strada 626 Dir. Pietraperzia – Caltanissetta. La sollecitazione di Polites è indirizzata: ai cittadini pietrini; al sindaco Vincenzo Emma; al presidente della provincia di Enna Pippo Monaco, all’Anas di Palermo;  al Consiglio Provinciale di Enna; al Consiglio Comunale di Pietraperzia; alle Forze Politiche; alle Associazioni ed Agli  Organi di informazione.
         Nel puntiglioso documento il gruppo Polites afferma: “Sono passati oltre cinque anni dall’inaugurazione della tratto della  Scorrimento Veloce 646 Dir. che unisce Pietraperzia alla CL- Gela, ma lo svincolo all’ingresso di Pietraperzia è rimasto incompiuto. Ciò determina che tale strada continua ad essere inibita ai mezzi “pesanti” ed agli autobus che conducono i turisti da Agrigento a Piazza Armerina e viceversa, con l’esclusione di Pietraperzia da questo potenziale flusso di visitatori.
         Non sappiamo se effettivamente sia stato stipulato, anni fa, un accordo tra la Provincia, l’ANAS ed il Comune di Pietraperzia in base al quale la realizzazione dello Svincolo sarebbe stata posta a carico della sola Provincia. L’esistenza di tale accordo è stata più volte confermata, nel corso di colloqui informali, sia da parte di dirigenti Anas che di tecnici della Provincia; ma, di recente, nel corso di un incontro pubblico, il Sindaco di Pietraperzia ne ha smentito l’esistenza dell’accordo; comunque, resta il fatto che ad oggi nessuno manifesta alcuna volontà di completare l’opera”.
         “Periodicamente – continua noni gli studiosi di Polites  leggono di finanziamenti, più o meno cospicui, a favore dell’Ente Provincia di Enna per strade del territorio dell’ennese, ma nessuno riguarda questa importantissima arteria che interessa non solo Pietraperzia, ma tutta la parte Sud del versante ennese con i Comuni di Barrafranca, Piazza Armerina, Aidone, Villarosa, nonché il limitrofo territorio del nisseno.
         Passano gli anni, i mesi, i giorni, e tutto continua a tacere. “Riteniamo – concludo l’epistola di Polites - perciò che sia inutile continuare ad attendere passivamente (ricordate il tenente Drogo nel “Deserto dei Tartari”?). la passata esperienza ci ha insegnato che solo la pressante, continua ed insistente richiesta porta alla soluzione dei problemi, ricorrendo, se del caso, anche a forme eclatanti di protesta. Chiediamo quindi che si dia senz’altro corso ad una serie di incontri pubblici da tenere preferibilmente sul sito dello svincolo, così da far “toccare con mano” e far vedere anche ai “ciechi” cosa siamo incapaci di fare e risolvere”.
Giuseppe Carà

sabato 25 dicembre 2010

Messaggio natalizio 2010 del vescovo Michele Pennisi

 Messaggio natalizio di Pennisi.
PIAZZA ARMERINA. Il vescovo Michele Pennisi in occasione del Natale ha diramato un comunicato un messaggio per la Comunità diocesano e che ha intitolato: “Natale festa della fraternità”.
Nel suo scritto Pennisi Scrive: “Quest’anno la festa del Natale è oscurata dalla crisi economica, sociale e morale che le luci multicolori delle nostre strade non riescono  ad esorcizzare. La crisi, come ha rilevato il Rapporto Censis 2010, ha una radice più profonda  nel  vuoto interiore  che porta ad «un calo del desiderio», ad una minore voglia di sperare e di costruire un mondo migliore. L'urgenza  che indica il Censis per superare l’appiattimento della società del nostro tempo  è «tornare a desiderare», che implica la tensione verso un bene appetibile .  Carlo Borgomeo presidente della Fondazione per il Sud, venuto  recentemente nella nostra Diocesi, ha indicato i fattori per uno sviluppo integrale nella cultura del bene comune a cui si oppone il tornaconto personale, nella cultura del dono a cui si oppone lo scambio di favori, nella qualità delle relazioni comunitarie improntate alla fraternità che generano coesione sociale. La società di oggi ha bisogno non di sterili moralismi, ma di  una speranza non illusoria e di un amore vero, che  non si possono costruire e pianificare, ma sono un dono da accogliere nella fede nel Figlio di Dio che ci ha rivelato il Padre ricco di misericordia. La fraternità  è di  fondamentale importanza per la soluzione dei più spinosi problemi della nostra società. Benedetto XVI nella Enciclica «Caritas in Veritate»  ci ha ricordato che bisogna che la reciprocità propria della fraternità entri pienamente dentro i meccanismi economici e sia motivo di ridistribuzione, di giustizia sociale e di solidarietà.  Non è capace di progredire quella società in cui esiste solamente il «dare per avere» oppure il «dare per dovere» e dove scompare l’agire gratuito cioè il «dare per amore». Il Natale di Cristo, che  ci aiuta a riscoprire la nostra vita come dono di Dio e ci fa riconoscere figli dello stesso Padre, è una sfida alla nostra libertà per riaccendere il desiderio spento,  riattivare l’impegno per il bene comune, praticare la fraternità universale . La nascita di Cristo può diventare un pio ricordo, una bella favola  se non incide nella nostra vita di oggi. Il Natale , che ci  mostra Gesù Cristo come contemporaneo e vicino alla vita di ciascuno di noi, dà un senso alla  nostra attesa di un mondo nuovo e ci permette di assumere  una posizione piena di speranza  verso questo nostro tempo.  Ma per accogliere Gesù è necessario  desiderarlo come una promessa di vita bella, come il Maestro autorevole che ci può «educare alla vita buona del Vangelo».
“Facciamo nostri _ conclude il presule -  i sentimenti di  Sant'Agostino: « La tua parola è il desiderio mio oltre ogni desiderio. Dammi ciò che amo. Tu sai che io amo: tu mi hai dato di amare. Non abbandonarmi, Signore. Non trascurare questo filo d'erba che ha sete di te». Il mio augurio per  il prossimo Natale  è che  possiamo dilatare gli spazi del desiderio del nostro cuore,  perché  Cristo possa entrarvi  per  donarci una felicità non effimera da testimoniare agli altri e irrorare la nostra terra arida con la rugiada del suo amore”.
Giuseppe Carà

venerdì 24 dicembre 2010

Centesimo Aforisma di Nicoletta e don Pino Carà

Aforisma Centesimo
Un Cammino di amicizia e fratellanza
Don Pino e Nicoletta
Don Pino Carà
Dottoressa Nicoletta Nonna
Cari Fratelli e Sorelle,
Quello di  oggi è il centesimo aforisma che ha caratterizzato un punto forte dei gruppi ecclesiali a cui ci siamo rivolti. E’ stato un impegno  pastorale e missionario che tramite il substrato della cultura ha voluto portare il messaggio del Risorto e contribuire a formare una società migliore, dove ognuno si senta “fratello al fratello”; abbiamo lavorato con impegno e sacrificio ed abbiamo iniziato la giornata attiva costruendo il messaggio da far arrivare a voi, a cui ci sentiamo legati da grande stima ed abbiamo sentito la ridondanza vostra, che avete accettato ed apprezzato il nostro lavoro. L’aforisma commentato si è basato su principi naturali e vi abbiamo innestato la bontà del messaggio cristiano dell’ amore e della salvezza. Abbiamo lavorato in perfetta sintonia ed onestà, prevedendo nel nostro lavoro un  cammino  formativo per noi e voi. Ci avete incoraggiati con la vostra stima ed il vostro apprezzamento, che ci ha fatto superare la stanchezza delle puntigliose ricerche.
Per motivi organizzativi e per i numerosi impegni abbiamo deciso di fare un break per poi  riprendere a gennaio; tra l’altro   abbiamo impegni  per un viaggio missionario in Giordania.
Il nostro impegno è stato anche di fare cosa gradita a tutti voi, dando una dimensione culturale al nostro lavoro, ma evitando di fare culturismo ed erudizione.
Siamo innamorati dei nostri aforisma che consideriamo nostri figli, perché abbiamo colto il loro messaggio intimo e profondo. Questa nostra iniziativa l’abbiamo titolato “Un Cammino di amicizia e fratellanza”, perché sentiamo tutti voi fratelli nel Risorto, ma anche ci siamo posti in un clima di dialogo; molti amici hanno fatto riscontro al nostro lavoro e ci hanno fatto arrivare buoni apparti.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno suggerito alcune tematiche su cui ritorneremo come le problematiche su “La famiglia” , proposta da Loredana Bonamini, che dirige con elevata carature il sito “le parole del silenzio”.
Chiudiamo queste nostre riflessioni con l’auguro che il Divin Pargolo apporti copiose grazie a voi ed alle vostre famiglie; la Vergine Santissima guidi i nostri passi sulle vie del bene.

Nicoletta e Don Pino

                                   

giovedì 23 dicembre 2010

La Risposta alla vendetta è il perdono

La risposta alla vendetta è il perdono
Don Pino
Qui gladio ferit, gladio perit - Chi di spada ferisce, di spada perisce
(Sapienza evangelica)

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Nel contesto della celebrazione della nascita del Divin Pargolo, abbiamo scelto questo aforisma perché ci proponiamo di vivere in modo più adeguato il messaggio della salvezza eterna.
Con la venuta del Cristo si verifica una svolta epocale, in quanto all' umanità viene proposto un nuovo annuncio di elevata portata antropologica che è quello dell' Amore.
Il Divin Pargolo, oltre a portarci il messaggio salvifico, ci ha fatto sperimentare un nuovo modo di vivere i rapporti umani.
La proposta dell' Amore del Cristo diventa lo spartiacque tra il Vecchio ed il Nuovo Testamento.
Alla legge del taglione, "occhio per occhio, dente per dente" subentra il comandamento dell' Amore verso il prossimo: 
"Ama il prossimo come te stesso".
L' offerta dell' Amore divino è rigenerante e promuove l' uomo a sentimenti nobili e d' altruismo.
Meditare questo messaggio di Gesù fa provare delle emozioni indescrivibili. Gesù parla ad ognuno di noi per cercare di condurci sulla strada della felicità. Questo messaggio è rivolto a tutti gli uomini, a quelli che lo amano e a quelli che, per non averLo conosciuto, arrivano ad odiarLo, e per ognuno ha parole di amore, di comprensione e di perdono. Gesù vuole farci sapere che con il suo aiuto non è difficile seguire le Sue orme e imparare il linguaggio dell' amore, l' unico che ci aprirà la strada per il paradiso e che ce lo farà pregustare già in questa vita!
Questa riflessione ci porta a grandi intuizioni circa la dimensione socievole dell' uomo.
Il primo a coniare, in modo razionale, una nuova visione di antropologia umana è stato Aristotele, il quale ha affermato che l' uomo è, per sua natura, un essere socievole.
Il detto aristotelico, nel divenire del tempo, ha incontrato correnti contrapposte.
L' espressione più alta della negatività è venuta da Nietsche con la sua teoria del " superuomo", espressa nella sua famosa opera "Così parlò Zarathustra", scritta in uno dei rari momenti in cui egli era presente a se stesso.
Resta sempre attuale la tesi di Jean Jacques Maritain con la sua opera intitolata "Umanesimo integrale", "secondo cui si può parlare di una "vera globalizzazione", in base alla quale i 192 stati del mondo comprendono che la natura dell'uomo è sacra e che ogni cittadino deve poter concretizzare la propria esistenza nel posto dove è nato.
Certamente, in questo periodo di Avvento e di preparazione al Natale, sentiamo le più alte sollecitazioni per una società più umana, affinché l' uomo maturi il culto della dignità. 
Non scordiamo che ,a volte, gli stimoli possono rappresentare quell' occasione che l' altro stava proprio attendendo; non dimentichiamo che seminare e' mettere in grado l' altro di cogliere l' insegnamento; ricordiamo  che per noi la  priorità e' esprimere il  nostro cuore per produrre crescita in noi ,ricordiamo anche che al nostro fianco c'è sempre il desiderio di crescita per tutti.
Quest' oggi tutto questo  mette in luce la nostra attesa  perché é  proprio il sentimento che stiamo provando in questi giorni, momento dopo momento,  l' espressione del nostro cuore, della nostra Anima che conduciamo attraverso le esperienze nel percorso sulla terra.
Questa stessa Anima che nel Cielo non farà che ricordare l' espressione di sé nella vita . Riusciamo a comprendere perché l' Amore, l' espressione dell' Amore e' cosi' importante mentre siamo sulla terra? Sara' questo il tesoro che ci riempirà il cuore momento dopo momento nella nostra prossima esistenza nel Cielo. 

Nicoletta Nonna 

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Padre nostro, fa' che amiamo questo nostro tempo
                       e vi leggiamo sempre i segni del Tuo Amore.

Natale in vaticano” alla scuola dell’infanzia.Foto

EN!CARAG – 75 Righe. “Natale in vaticano” alla scuola dell’infanzia.Foto
PIETRAPERZIA. Con la presenza della dottoressa Mariella Balistreri dell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” si sono chiuse le manifestazioni per celebrare la nascita del Divin Pargolo. Ieri ha riscosso un brillante successo la recita “Betlemme in Vaticano” presentata dai ragazzi  della scuola dell’infanzia di 4 e 5 anni del plesso “Giovanni Verga”. Numerosa la presenza dei genitori. Spiker dello spettacolo è stato l’insegnante Giovanna Di Romano, facente parte del team degli insegnati che hanno preparata i bambini alla recitazione; gli insegnanti sono: sono Cancetta Di Blasi, Concetta Mendola,  Gesualda Nestre, Alessandra Ingala e Sonia Massa. L’amplificazione è stata fornita gratuitamente da Salvatore Marotta. Il tema attenzionato nella recitazione è:  Gesù Bambino cerca un posto di  pace per la sua nascita; quindi i  bambini hanno lanciato parecchi messaggi di pace. Si pensava che Gesù potesse nascere in Vaticano, ma alla fine tutti d’accordo hanno affermato che il Bambino  può nasciate a Betlemme da dove si propaga la pace. Gli scout per la circostanza hanno portato la lampada della Pace che ogni anno parte da Betlemme e che gli scout italiani la portano nei vari centri italiana.  La fiaccola è stata presentata dall’insegnante Patrizia Amoroso, come anelito verso la Pace.
Hanno recitato 43 bambini  e sono: Abigal Sharon Arnone, Gaia Pia Calì, Ciulla Michela, Sergio Costa, Pia Di Calogero, Vanessa Di Calogero,  Grazia Di Marca, Cateno Giunta, Gabriele Gulino,  Alicia Maida,  Rosaria Mancuso,  Simona Milazzo,  Francesco Pititto, Pio Santagati, Veronica Scozzese,  Chiara Sottile,  Giulia Toscano, Angela Tummino, Luca Virruso, Alexandra Georgiana Vlaicu, Alessia Alù, Giulia Barravecchia, Carà Dante, Francesco Casalena,  Alessio Centonze, Claudia Corvo, Kevin Crisafi, Filippo Di Calogero, Maria Di Calogero, Elena Di Cataldo, Ilenia Di Gloria, Alessio Ferro, Viviana Genzone,  Nicolò Di Gloria, Noemi Maimone, Pier Carlo Padovano,  Filippo Romano,  Flavio Rosselli,  Andrea Shao, Filippo Sillitto, Simone Sottile, Melissa Spampinato, Elia Tramontana.
            Dopo lo spettacolo i genitori e gli alunni sono tornati in classe per gli auguri del Santo Natale e di Buon Anno.
                                    Giuseppe Carà

mercoledì 22 dicembre 2010

Righe. Incontro natalizio dei giornalisti de “La Sicilia”.

Il Gota dei Giornalisti
Domenico Ciancio e Giorgio De Cristoforo
 Incontro natalizio dei giornalisti de  “La Sicilia”. Foto.
PIAZZA ARMERINA – I giornalisti de “La Sicilia” delle provincie di Enna, Caltanissetta ed Agrigento si sono incontrati per un momento di stima e di collaborazione. L’incontro è avvenuto in contrada Bannata, vicino “Parco Ronza”, in un agriturismo. Presenti il direttore Domenico Ciancio ed il caporedattore Giorgio De Cristoforo. Si è scelta la città dei mosaici per dare lustro a  chi ogni giorno informa con un lavoro di puntigliosa qualità.
         L’incontro, come di consuete, è stato un momento di comunione e rafforza la stima e  collaborazione tra i giornalisti e pubblicisti delle tre province limitrofe. Elemento forte in tutte le riflessioni è  quello di portare il giornale ad essere vicino al vissuto quotidiano delle comunità locali.
          “L’essere assieme – ha affermato il dottor Domenico Ciancio - in questa circostanza natalizia ed in questo contesto conviviale di natura agreste dà maggiore vigore al nostro servizio per le comunità locali con le cronache giornaliere. La realtà dei giornalisti esprime un mondo monolitico che per passione e vocazione vive la realtà locale e si pone a servizio di essa”.
 “Il  giornale – ha affermato il dottor Giorgio De Cristoforo - ha un ruolo storico, che non può essere né scalfito, né vanificato. La collaborazione a tutti i livelli darà sicura risposta alle continue interrogazioni della società odierna in continua divenire. Ormai questi incontri sono una consuetudine in cui la grande famiglia dei giornalisti si consolida e si apre ad un rapporto dialogico di elevati contenuti antropologici. La nostra lunghissima esperienza che quotidianamente mettiamo a servizio del nostro giornale ci ha messo in una situazione dinamica ed ogni giorno è sempre nuovo per dare le opportune risposte”
                                            Giuseppe Carà

martedì 21 dicembre 2010

Kermesse per la presentazione dei beni culturali logorati dall’oblio.

 Presentazione dei beni culturali logorati dall’oblio
Il dottor Flavio Mela
EN!CARAG – 60 Righe. Kermesse per la presentazione dei beni culturali logorati dall’oblio. Foto.
PIETRAPEZIA. Con una numerosa partecipazione di persone ha avuto un gran successo l’iniziativa del circolo di cultura “Vincenzo Guarnaccia” di presentare un calendario di beni culturali logorati dall’oblio. Ha presentato il calendario il presidente Giovanni Falzone ed ha inserita lo studio nella vocazione turistica del paese. L’illustre presidente, ostetrico all’ospedale di Piazza Armerina, con una dovizia di particolari ha presentato lo scempio che nel tempo è stato perpetrato per i beni culturali a causa di un una incuria generale, che ha permesso che tutto si deteriorasse. In modo particolare è stato devastato “Il Vallone di Calò” che è diventato ricettacolo di rifiuti  anche nocivi alla salute dei cittadini. Magistrale la lezione del dottor Alfio Mela sulla conservazione dei beni cultuali, che potrebbero aprire le via ad una  buona stagione turistica
            Elemento forte è stato lo sviluppo del dibattito che ha messo a nudo la zavorra che ostacola lo sviluppo del turismo. Hanno partecipato al dibattito: l’avvocato Salvatore Bevilacqua, l’assessore Maria Antonietta Pititto, il sindaco Vincenzo Emma, l’avvocato Gino Palascino, che ha speso i suoi 20 anni di sindacatura a favore dei beni culturali. Il dibattito è stato smorzato con alcuni interventi prolissi che hanno impedito una ricchezza di interventi. L’avvocato Salvatore Bevilacqua ha posto nuovamente il problema della scorrimento veloce il cui svincolo è stato tolto all’Anas ed è stato affidato alla provincia.
            Il decolla del turismo resterà sempre aperto  perché manca una ricezione globale attorno ai siti che esprimono arte e coltura.
            “Il nostro impegno alternativo ed attivo – dichiara l’illuminato  presidente Giovanni Falzone -  con il calendario storico alternativo vuole tracciare il nostro programma di prospettiva per aiutare la vera crescita della nostra comunità. Da trent’anni si parla del problema turismo, ma il problema resta sempre aperto perché mancano i posti recettivi e di ristorazione vicino ai siti,  come le cose più elementari, tipo i servizi igienici. Per Il recupero dei beni monumentali c’è tanto da fare e vogliamo fare sinergia con l’amministrazione comunale, l’Archeoclub e le altre forze propositive presenti nel territorio. Noi vogliamo che Pietraperzia  esca dall’inesorabile apatia e ci si impegni  a collaborare con la svolta. Speriamo di trovato terreno fecondo nell’amministrazione comunale”.
Giuseppe Carà




lunedì 20 dicembre 2010

Il presepe dell’Archeoclub al Rosario

Il presepe dell’Archeoclub al Rosario
I Personaggi della recitazione
EN!CARAG  - 75 Righe. Il presepe dell’Archeoclub al Rosario,
PIETRAPERZIA. L’Archeoclub d’Italia  anche quest’anno ha voluto solennizzare il Santo Natale, e per creare un momento di aggregazione che unisse la Comunità Pietrina ha costruito un presepe nella cinquecentesca Chiesa del Rosario. Il Presidente Andrea Rapisardi e la vicepresidente Alessia Falzone ed i soci:.ing.  Gianluca Miccichè, Gianluca Amico, Giuseppina Amico, l’architetto Giuseppe Paolino e l’ingegner Francesca Calì  ai quali spetta la grafica del bel manifesto dell’iniziativa ed altri soci e giovani volenterosi  hanno collaborato attivamente alla realizzazione del Presepe, 
Le statuine ed i gruppi che costituiscono il presepe sono stati dati dalla Chiesa Madre e composti nella Chiesa del Rosario della Parrocchia Madonna delle Grazie.
Il Presepe è stato aperto alle visite dei fedeli il giorno  16 dicembre e chiuderà il 6 gennaio 2011. Nei giorni 23 dicembre e 6 gennaio 2011 vi si svolgerà il presepe vivente, e giorno 20 dicembre sarà esposta  fino  al 6 gennai 2011“la luce di Betlemme”, che viene accesa dalla lampada che arde nella Basilica della Natività a Betlemme da secoli.
L’Archeoclub  nell’ottica della conservazione  e valorizzazione dei beni monumentali, archeologici e artistici,  e non ultime le tradizioni popolari  che fanno parte attiva della vita di una comunità e costituiscono la memoria di gesti, atti, canti e tutto un insieme di cose che formano il legame fra le nuove e la vecchie generazioni, ha costruito il Presepe con l’intento di rendere partecipe la comunità di una tradizione che con le novene va a scomparire e che vuole essere di augurio a tutti i Pietrini  con la Nascita del Bambino Gesù.  Notevole successo, ha inoltre riscosso l’iniziativa natalizia del “Presepe Vivente”, organizzato dall’Azione cattolica Ragazzi di santa Maria di Gesù, in collaborazione con l’attivissima associazione dell’Archeoclub. Molti sono stati i ragazzi che hanno dato vita al presepe ,quasi quaranta.
Maria, è stata interpretata da Valentina Aiello, San Giuseppe da Francesco Lipani, i re magi da  Lorenzo Gruttadauria, Giuseppe Falzone, Giuseppe Giugno, gli angioletti da Marika Santoro e Simone Spampinato.
Vari sono stati i mestieri messi in scena con materiale e strumenti antichi tipici dell’epoca, dai bambini dell’Azione Cattolica Ragazzi, si và dal fruttivendolo, al falegname, ai cuochi, ai fornai, alle filatrici, agli uomini delle osterie, alle lavandaie, alle cestaie sino ad un’interpretazione attuale del moderno pizzaiolo; i nomi di questi bravissimi attori sono : Simone Falzone, Simona Meglio, Andrea Calì, Mario Caruso, Giuseppe Falzone, Valentina Guarnaccia, Rosario Similia, \Daniele Fazio, Lorena Di Natale, Noemi Corvo, Alessia Di Calogero Giusy Caffo, Serena Calì, Enza Siciliano, Fiorino Calogero, Rocco Puzzo, Mario Caruso, Manuel Similia, Michol Giusa, Lipani Giulia, Guarnaccia M. Carmela, Lorena di Natale, Guarnaccia Valentina , Pietro e Giulia Ballaera, Irene Tamburello,Arena Ivana e Claudia, Noemi Giugno,Valeria Pennino.
Gli animatori dell’azione Cattolica Ragazzi, che hanno dato vita all’iniziativa sono stati:  Stefania Rizza, Filippina Giugno, Lucia  Miccichè, Rizza Daniela, Gianluca Miccichè, Davide Rizza, Miriam Sammartino, Simona Messina, Miriana Cosentino, Viviana Papalia, Michela Canta ed il Presidente dell’Azione Cattolica Cosimo Pergola.
Giuseppe Carà

domenica 19 dicembre 2010

Unicef a scuola



i ragazzi in recitazione
Mariella Vinci
EN!CARAG – 70 Righe. Unicef  a scuola. Foto.
PIETRAPERZIA. Su input del dirigente scolastico Arcangelo Amoroso  nell’istituto comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” è stata celebrata la giornata dell’Unicef;  a coordinare i lavori è stata l’insegnate Mariella Vinci che da dieci anni è la presidente della sezione locale. Sono state preparate attività di drammatizzazione ed in modo positivo le classe attivi nella recitazione  sono state “IVA”, “IVB”,  “IIIB”,  “IIIE”  e “VB”; in tutto circa cento ragazzi. Hanno concorso il comune, comunità frontiera e le suore salesiane. Il team degli insegnanti che ha collaborato con Mariella Vinci è stato formato da Mariella Rindone, Patrizia Randazzo, Anna Speciale, Concetta Giarrizzo, Mariuccia Pennino, Rosaria Bongiovanni, Caterina Salvaggio, Maria Rindone e Matilde Puzzo.
            Il motto che ha condotto la recitazione è “duc in altum” ossia “prendere il largo per cambiare il mondo” del grande papa Giovanni Paolo Secondo. Il service audio video è stato curato dall’artista Salvatore Legname. La rappresentazione teatrale e canora ha raggiunto altissimi livelli che ha mandato in visibilio le centinaia di persone che hanno partecipato alla serata celebrativa.
            In apertura di lavori l’insegnante Mariella Vinci ha spiegato che per venire incontro alle difficoltà di sopravvivenza  di milioni di bambini l’Unicef la lanciato il motto “Adotta una Pigotta”.
             “La Pigotta – ha affermato Mariella Vinci - in dialetto lombardo, è la tradizionale bambola di pezza fatta a mano, con cui hanno giocato molte generazioni di bambini. Oggi la Pigotta dell'UNICEF è una bambola che contribuisce a salvare la vita di un bambino.
Con un'offerta minima di 20 euro, infatti, si può adottare una Pigotta realizzata dai nostri volontari e consentire all'UNICEF di fornire a un bambino di un paese africano interventi mirati chee riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita. Il kit salvavita dell'UNICEF è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera. L'iniziativa della Pigotta è nata nel 1988 e da allora ha avuto un crescente successo: soltanto negli ultimi 10 anni sono stati raccolti oltre 17 milioni di euro, che hanno permesso all'UNICEF di salvare più di 800.000 bambini”.
            Nella serata Unicif sono state vendute 31 Pigotta con un ricavato di 610 euro.. Nella serata si è parlato dei 21 anni dei diritti dell’infanzia varati dall’Onu. Quello che si è fatto e cosa ancora bisogna fare.
Nel 1989, la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza divenne il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante ad affermare i diritti di tutti i bambini. In questi 20 anni sono stati compiuti enormi progressi sul fronte dei diritti dell’infanzia  molto resta ancora da fare. La Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è una tappa fondamentale lungo lo storico percorso volto a realizzare un mondo “a misura di bambini”,
              Giuseppe Carà

Il Natale con i presepi

EN!CARAG – 50 Righe. Il Natale con i presepi. Foto.
PIETRAPERZIA. Arriva il Natale con il suo fascino e la sua poesia. Già in tutto il paese si è alle prese con le “Novene” e con i presepi. Il primo presepe come da storia e di consueto è stato allestito nella chiesa San Nicolò; vi hanno lavorato la presidente del gruppo di San Pio, Giovanna Guarnaccia, Maria Buccheri,  Pina e Calogero Vinci, Filippina Calafato e Mario Viacu. Un altro presepe di enorme proporzioni sta per essere allestito dalla famiglia del club dei Vinci in Corso Italia, 14. Molte iniziative sono state avviate da enti ed associazioni. In tutte le chiese dal 16 al 24 si canta la novena del Natale; tanti gruppi si riuniscono a cantare la novena davanti al presepe di famiglia e poi si conclude con un lauto convito. Anche l’Avis celebra il Natale con la donazione che sarà fatta nelle  sede sabato prossimo giorno 18; molto impegnati Luigi Sardo, Pino Bongiovanni e Nino Ciulla a preparare il Natale del donatore. I segni esterni del Natale già si vedono in molte case con lampade fantasmagoriche. Da tutti ci si aspetta che sia una Natale di riconciliazione davanti alla grotta del divin nascituro. Certamente questo Natale trova la situazione antropologica molto degradata: odi e divisione sono l’identità della vita del paese. Anche il mondo cattolico sta vivendo momenti stridenti di dissapori dopo la “cacciata” di Don Nunzio Lavoro”, giovane prete tanto amato da tutta la comunità ed in modo particolare dal mondo giovanile. In paese si è perduto il senso del dialogo ed è prevalsa una accentuata aggressività frutto di frustrazioni. Numerorosi cuori si sono spenti all’amore del divino. Una esigenza che si avverte è quella del rinnovamento. Che il divin Pargolo sia foriero di gioia e di pace.
Pino Carà

Avis record di donazioni e pranzo del donatore


 Avis record di donazioni e pranzo del donatore. .
PIETRAPERZIA. Con 60 prelievi l’Avis ha raggiunto quest’anno il record di donazioni e quindi si chiude il 2010 con 624 donazioni; nei suoi 19 anni di vita le donazioni sono state circa novemila. Hanno presieduto le donazioni di ieri dottor Enzo Di Marca e la dottoressa Sara Colletta, una delle più veterane dell’associazione. Il più giubilato resta l’infermiere Nino Ciulla che è stato presente sempre alle donazioni  e con lui sua moglie Lucia Di Forte e le sue figlie Giusy, Concetta e Nadia.
            Il team di segreteria che ha coordinato le donazioni risulta formato da Lillo Emma, Enzo Amico, Vincenzo Bongiovanni, Salvatore Bongiovanni, che si è conquistato l’appellativo di “rifocillatore” per il sostegno subito dopo la donazione, Lucia Di Forte e Giusy Ciulla. Gli anfitrione del grandioso apparato della donazione sono stati il presidente Luigi Sardo e l’amministratore delegato Pino Bongiovanni.
            L’Avis chiude l’anno sociale oggi con il tradizionale  “pranzo del donatore”  che sarà consumato in un agriturismo di Mirabella Imbaccari;  mentre la notte santa il gruppo dei donatori si troverà nella parrocchia Santa Maria per partecipare alla funzione della natività.
            “Siamo soddisfatti – dichiara il presidente Luigi Sardo – dei risultati raggiunti. Come associazione siamo la prima a livello antropologico e siamo in cattedra per condurre il paese ad una crescita di sentimenti umanitari. Dare il sangue è un atto nobile, che presuppone una comunità che viva nella pace e nell’armonia”.
            “Guido il gruppo di volontari verso gli indigente – afferma Pino Bongiovanni – e siamo molto attivi nella visita agli anziani ed agli ammalati; inoltre siamo presenti con le nostre modeste somme a dare una mano d’aiuto agli indigenti che a volte non hanno come compare il pane. La nostra associazione ha un umanesimo integrale che ci impegno il massimo possibile per migliore il cammino della società verso aperture di collaborazione e fratellanza”.
                                               Giuseppe Carà 

sabato 18 dicembre 2010

Calendario storico pietrino dell'oblio

Dottor Giovanni Falzone, presidente Circolo di Cultura
EN!CARAG – 70 Righe. Oggi Calendario tematico sull’oblio di alcuni siti di beni culturali. Foto.
PIETRAPEZIA. Stasera alle ore 17,30 nel “refettorio” del Convento di Santa maria, il presidente del Circolo di Cultura dott. Giovanni Falzone presenterà il calendario tematico sull’oblio di alcuni siti culturali e monumentali. Il calendario della sua unicità storica è stato stampata dalla tipografia Di Prima esperta per calendari storici.
Nella presentazione il dottor Giovanni Falzone scrive: “In occasione del primo anno di attività del Circolo di Cultura abbiamo deciso di realizzare un calendario diverso su Pietraperzia, “alternativo”, con l’obiettivo più ambizioso di farne un appuntamento fisso della vita culturale del nostro
paese anche negli anni a venire. Data la ricchezza della storia della nostra comunità e la bellezza del nostro territorio e quella delle nostre feste, non sarebbe stato difficile mettere insieme delle immagini che accompagnassero il trascorrere dei giorni dell’anno che verrà, compiacendoci della loro bellezza, con l’orgoglio di appendere in bella mostra il calendario e magari mostrarlo ad amici che non conoscono ancora il nostro paese.
“Questo – continua il presidente Giovanni Falzone - in passato è già stato realizzato da altri con ottimi risultati.In questa occasione, invece, abbiamo pensato di scegliere delle foto di Pietraperzia con riferimento a siti o monumenti che, in alcuni casi, purtroppo, sono stati già alterati nel loro aspetto originario o potrebbero esserlo nel prossimo futuro, mentre, in altri casi, sono in uno stato di abbandono pressoché assoluto con il rischio di deteriorarsi in maniera irreparabile così da non consentire alle generazioni future non solo di utilizzarle ma anche di ammirarle”.
“Le immagini da inserire - conclude l’illuminato presidente ­-  erano così tante da poter riempire più di un calendario ma si è voluto focalizzare l’attenzione solo su quelle che riteniamo prioritarie sul piano culturale (Teatro Comunale), turistico (Chiostro S. Maria, Convento del Carmine, Palazzo del Governatore) ambientale (Croce S. Francesco, Belvedere, Vallone di Calò), avvalendoci anche delle segnalazioni che sconosciuti cittadini o visitatori del nostro paese avevano indicato sul web nel sito www.youreporter.it. Ma più che un ‘j’accuse” verso qualcuno questo calendario è un “memento” di immagini: ciascuna di loro, ogni giorno, per due mesi, ci farà compagnia nel prossimo anno, giusto il tempo, guardandole e riguardandole, per tenere vivo l’interesse di noi tutti su opere e monumenti considerati purtroppo tempo ‘marginali”, così da consentire a chi ne ha il compito specifico di ricordarsene e di attivarsi nel loro recupero o nella loro conservazione e manutenzione o nella loro degna fruizione. Buon anno a tutti”.
Giuseppe Carà