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martedì 7 dicembre 2010

Referendum Pd per lasciare il governo Lombardo

EN!CARAG - 50 Righe. Referendum Pd per lasciare il governo Lombardo. Foto.
PIETRAPERZIA  “Si svolge oggi nel nostro paese  – afferma il neo segretario del PD Giovanni Barrile - il referendum del Partito Democratico  per dar voce agli elettori sulla partecipazione del partito al governo Lombardo alla Regione Siciliana”.
“Il Circolo Pd – continua Giovanni Barrile -  è mobilitato per esprimere un “No” netto a questo scempio verso il quale la direzione regionale sta portando il partito appoggiando un governo che non ci appartiene e che sta in piedi solo per interessi personalistici  della deputazione; con la caduta di Lombardo alcuni parlamentari sono a rischio per il loro ritorno a Sala d’Ercole.  Bisogna dire un “NO” ai tagli di questo esecutivo regionale verso gli enti locali; un “NO” all’incapacità di spesa delle risorse europee; un “NO” a un governo che non investe nella formazione professionale; un “NO” a chi ha come unico obiettivo il “tirare a campare”; un “NO” a un piano sanitario che penalizza le piccole realtà come quelli della nostra provincia: insomma bisogna dimostrare la distanza che c’è tra le decisioni della direziona regionale e gli elettori che non capiscono il senso di quello che si sta consumando in Sicilia”.
“Quindi  - conclude Giovanni Barrile -  oggi in piazza Vittorio Emanuele sarà allestito un gazebo e in alternativa si utilizzerà la sala del chiostro del convento di Santa Maria per chiedere a gran voce la fine di questa assurdità politica. Si invitano tutti i cittadini a esprimere la propria opinione e a far sentire la propria voce in merito”.
In atto il Pd in paese non è in sintonia con il gruppo della Margherita che è inserito organicamente in una gestione di centrodestra. Sono della Margherita l’assessore Giuseppe Miccichè ed il consigliere Francesca Calì. Il segretario Giovanni Barrile ha aperto un dialogo con gli amici della Margherita per un’azione comune contro il centro destra imperante. Il partito democratico ancora verso questa amministrazione è stato attendista e si è mantenuto in letargo.
Giuseppe Carà