Presentazione dei beni culturali logorati dall’oblio
Il dottor Flavio Mela
EN!CARAG – 60 Righe. Kermesse per la presentazione dei beni culturali logorati dall’oblio. Foto.
PIETRAPEZIA. Con una numerosa partecipazione di persone ha avuto un gran successo l’iniziativa del circolo di cultura “Vincenzo Guarnaccia” di presentare un calendario di beni culturali logorati dall’oblio. Ha presentato il calendario il presidente Giovanni Falzone ed ha inserita lo studio nella vocazione turistica del paese. L’illustre presidente, ostetrico all’ospedale di Piazza Armerina, con una dovizia di particolari ha presentato lo scempio che nel tempo è stato perpetrato per i beni culturali a causa di un una incuria generale, che ha permesso che tutto si deteriorasse. In modo particolare è stato devastato “Il Vallone di Calò” che è diventato ricettacolo di rifiuti anche nocivi alla salute dei cittadini. Magistrale la lezione del dottor Alfio Mela sulla conservazione dei beni cultuali, che potrebbero aprire le via ad una buona stagione turistica
Elemento forte è stato lo sviluppo del dibattito che ha messo a nudo la zavorra che ostacola lo sviluppo del turismo. Hanno partecipato al dibattito: l’avvocato Salvatore Bevilacqua, l’assessore Maria Antonietta Pititto, il sindaco Vincenzo Emma, l’avvocato Gino Palascino, che ha speso i suoi 20 anni di sindacatura a favore dei beni culturali. Il dibattito è stato smorzato con alcuni interventi prolissi che hanno impedito una ricchezza di interventi. L’avvocato Salvatore Bevilacqua ha posto nuovamente il problema della scorrimento veloce il cui svincolo è stato tolto all’Anas ed è stato affidato alla provincia.
Il decolla del turismo resterà sempre aperto perché manca una ricezione globale attorno ai siti che esprimono arte e coltura.
“Il nostro impegno alternativo ed attivo – dichiara l’illuminato presidente Giovanni Falzone - con il calendario storico alternativo vuole tracciare il nostro programma di prospettiva per aiutare la vera crescita della nostra comunità. Da trent’anni si parla del problema turismo, ma il problema resta sempre aperto perché mancano i posti recettivi e di ristorazione vicino ai siti, come le cose più elementari, tipo i servizi igienici. Per Il recupero dei beni monumentali c’è tanto da fare e vogliamo fare sinergia con l’amministrazione comunale, l’Archeoclub e le altre forze propositive presenti nel territorio. Noi vogliamo che Pietraperzia esca dall’inesorabile apatia e ci si impegni a collaborare con la svolta. Speriamo di trovato terreno fecondo nell’amministrazione comunale”.
Giuseppe Carà