I PROTEGONISITI DELLA SERATA
IL NUMROSO PUBBLICO
IL PRIMO CITTADINO
La presidente Enza Di Gloria
PIETRAPERZIA. Con un talk Show nasce il CIF (Centro Italiano Femminile).
L’incontro si è svolto nella sala convegno della parrocchia Santa Maria. E’
stata redatto l’atto di nomina della reggente che recita: “Il giorno 15 del
mese di maggio 2012, nei locali della parrocchia Santa Maria di Gesù del comune
di Pietraperzia, presente consulente provinciale Giovanni Bongiovanni, i membri
della presidenza provinciale in carica, Naftalina Diolosà (segretaria ) e Liliana
Incalcaterra (tesoriera),nonché la presidente del CIF comunale di Piazza
Armerina Maria Teresa Ventura ed altre amiche socie,a seguito di accordo tra il
rev. Consulente e i membri della presidenza provinciale presenti, viene
nominata reggente del ricostituendo gruppo di Pietraperzia la ragioniera Enza
Di Gloria; la stessa curerà l’organizzazione e il funzionamento del gruppo
secondo le norme statutarie fino alle elezioni che avranno luogo nel 2013.
Per
l’amministrazione comunale il sindaco Enzo Emma e l’assessore Francesca Calì.
Nel suo saluto il sindaco Emma ha affermato: “Siamo nella parità dei diritti.
Il Cif come struttura femminile può promuovere modi di inserimento della donna
nella realtà locale. Per gli amministratori esiste solamente la comunità pietrina,
ma diamo plauso ed augurio al decollo del Cif”.
Il
Cif è stato rifondato: Nucleo dinamico di fondazione sono state Marilena Costa,
Daniela Rizza, Enza Di Gloria.
Per
la circostanza è stato presentato il talk show
“L’altra metà del cielo: vite a confronto”.
I
lavori si sono aperti con un prolusione di mons. Giovanni Bongiovanni. Hanno
presentato la natura del Cif Marilena Costa ed Enza di Gloria. Poi è seguito Talk Show “L’altra metà del cielo: vite a confronto”
condotto in modo brillanto dall’avvocato
Daniela Rizza. Protagonisti del talk show sono state: Ornella Barrile:
come giovane donna studentessa universitaria. Michela Canta: Donna e Mamma che svolge attività di
volontariato. Carmela Monteforte: Insegnante impegnata nel sociale presso la
Comunità Frontiera. Avv. Cristina Guarneri:
Donna in carriera e mamma. Suor Agnese delle Ancelle riparatrici: Una
vita dedicata a Dio ed al prossimo.
“Nel suo discorso sulla
rinascita del Cif Enza Di Gloria ha affermato: “Vi ringrazio per averci dato l’onore di
partecipare con noi a questa grande gioia: la Rinascita del Cif nel comune di
Pietraperzia. Parlo di rinascita perché il Cif è stato centro fiorente di
iniziative sempre a favore della donna negli anni passati; associazione poi
sciolta ed oggi ricostituita grazie al nostro Mons. Giovanni Bongiovanni,
nostro padre spirituale, ma anche ricostituito grazie alla tenacia di alcune
donne, che hanno scelto di aderire e simpatizzare per questa bella realtà
associazionale. Il Centro Italiano femminile, è un’associazione di donne,
credenti, cittadine. Il Cif nasce nell’Ottobre del’44 come collegamento di
donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla
ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica, l’impegno di
promozione umana e di solidarietà.
Siamo presenti in rete
in modo capillare su tutto il territorio nazionale e ci strutturiamo in Cif
comunale, provinciale, regionale e nazionale; i nostri gruppi sono costituiti
da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno
esercizio dei diritti di cittadinanza. La nostra azione si radica profondamente
nel tessuto sociale ed è aperta alla collaborazione anche con donne di culture
diverse per costruire una rete di relazioni e di progetti. Le nostre iniziative
esprimono un impegno culturale, politico e civile orientato alla costruzione di
rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace.
Nella nostra realtà il CIF ha
bisogno dell’apporto delle donne, in collaborazione con l’uomo a tutti i
livelli dell’organizzazione sociale e delle istituzioni; perché offre spazi di
comunicazione e di confronto che consentono alle donne di dibattere e
approfondire i problemi e di decidere insieme. Perché è necessario avere
consapevolezza delle nuove opportunità e delle sfide, oggi e in prospettiva
futura, dell’aumento progressivo delle discriminazioni e delle marginalità a
danno dei più deboli. Perché è necessario difendere e promuovere, in
corresponsabilità con l’uomo, il valore della vita, della famiglia fondata sul
matrimonio e la sua soggettività nelle politiche sociali, dell’ambiente.
Giuseppe Carà