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sabato 19 maggio 2012

Con un talk Show nasce il CIF (Centro Italiano Feminile)




I PROTEGONISITI DELLA SERATA


IL NUMROSO PUBBLICO


IL PRIMO CITTADINO


La presidente Enza Di Gloria


PIETRAPERZIA. Con un talk Show  nasce il CIF (Centro Italiano Femminile). L’incontro si è svolto nella sala convegno della parrocchia Santa Maria. E’ stata redatto l’atto di nomina della reggente che recita: “Il giorno 15 del mese di maggio 2012, nei locali della parrocchia Santa Maria di Gesù del comune di Pietraperzia, presente consulente provinciale Giovanni Bongiovanni, i membri della presidenza provinciale in carica, Naftalina Diolosà (segretaria ) e Liliana Incalcaterra (tesoriera),nonché la presidente del CIF comunale di Piazza Armerina Maria Teresa Ventura ed altre amiche socie,a seguito di accordo tra il rev. Consulente e i membri della presidenza provinciale presenti, viene nominata reggente del ricostituendo gruppo di Pietraperzia la ragioniera Enza Di Gloria; la stessa curerà l’organizzazione e il funzionamento del gruppo secondo le norme statutarie fino alle elezioni che avranno luogo nel 2013.
       Per l’amministrazione comunale il sindaco Enzo Emma e l’assessore Francesca Calì. Nel suo saluto il sindaco Emma ha affermato: “Siamo nella parità dei diritti. Il Cif come struttura femminile può promuovere modi di inserimento della donna nella realtà locale. Per gli amministratori esiste solamente la comunità pietrina, ma diamo plauso ed augurio al decollo del Cif”.
       Il Cif è stato rifondato: Nucleo dinamico di fondazione sono state Marilena Costa, Daniela Rizza, Enza Di Gloria.
       Per la circostanza è stato presentato il talk show  “L’altra metà del cielo: vite a confronto”.
       I lavori si sono aperti con un prolusione di mons. Giovanni Bongiovanni. Hanno presentato la natura del Cif Marilena Costa ed Enza di Gloria. Poi è seguito  Talk Show “L’altra metà del cielo: vite a confronto” condotto in modo brillanto dall’avvocato  Daniela Rizza. Protagonisti del talk show sono state: Ornella Barrile: come giovane donna studentessa universitaria. Michela Canta:   Donna e Mamma che svolge attività di volontariato. Carmela Monteforte:  Insegnante impegnata nel sociale presso la Comunità Frontiera. Avv. Cristina Guarneri:  Donna in carriera e mamma. Suor Agnese delle Ancelle riparatrici: Una vita dedicata a Dio ed al prossimo.
“Nel suo discorso sulla rinascita del Cif Enza Di Gloria ha affermato: “Vi  ringrazio per averci dato l’onore di partecipare con noi a questa grande gioia: la Rinascita del Cif nel comune di Pietraperzia. Parlo di rinascita perché il Cif è stato centro fiorente di iniziative sempre a favore della donna negli anni passati; associazione poi sciolta ed oggi ricostituita grazie al nostro Mons. Giovanni Bongiovanni, nostro padre spirituale, ma anche ricostituito grazie alla tenacia di alcune donne, che hanno scelto di aderire e simpatizzare per questa bella realtà associazionale. Il Centro Italiano femminile, è un’associazione di donne, credenti, cittadine. Il Cif nasce nell’Ottobre del’44 come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica, l’impegno di promozione umana e di solidarietà.
Siamo presenti in rete in modo capillare su tutto il territorio nazionale e ci strutturiamo in Cif comunale, provinciale, regionale e nazionale; i nostri gruppi sono costituiti da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza. La nostra azione si radica profondamente nel tessuto sociale ed è aperta alla collaborazione anche con donne di culture diverse per costruire una rete di relazioni e di progetti. Le nostre iniziative esprimono un impegno culturale, politico e civile orientato alla costruzione di rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace.
  Nella nostra realtà  il CIF ha bisogno dell’apporto delle donne, in collaborazione con l’uomo a tutti i livelli dell’organizzazione sociale e delle istituzioni; perché offre spazi di comunicazione e di confronto che consentono alle donne di dibattere e approfondire i problemi e di decidere insieme. Perché è necessario avere consapevolezza delle nuove opportunità e delle sfide, oggi e in prospettiva futura, dell’aumento progressivo delle discriminazioni e delle marginalità a danno dei più deboli. Perché è necessario difendere e promuovere, in corresponsabilità con l’uomo, il valore della vita, della famiglia fondata sul matrimonio e la sua soggettività nelle politiche sociali, dell’ambiente.
 Giuseppe Carà