PIETRAPERZIA.
Si celebra oggi a Pietraperzia la giornata diocesana dei “Ministranti”. Chi è
il ministrante? Il parroco Giuseppe Cafà responsabile diocesi dà la seguente
definizione: “Il ministrante è quel ragazzo o ragazza che serve all'altare
durante le celebrazioni liturgiche. Il ministrante è anche chiamato
"chierichetto". Il termine ministrante ha sostituito col tempo il
termine "chierichetto" poiché riesce a far capire meglio il suo
significato. Esso, infatti, deriva dal latino "ministrans", cioè
colui che serve, secondo l'esempio di Gesù che non ha esitato Egli stesso a
servire per primo e che invita a fare anche noi la medesima cosa, amando i
nostri fratelli”. In diocesi i ministranti sono 750, mediamente dieci per ogni
parrocchia. Come tema di lavoro si ha: “Rispondere all’amore si può”. Darà la
presenza il vescovo Michele Pennisi che alle
ore dodici presiederà la concelebrazione eucaristica con i numerosi
presbiteri di tutta la diocesi. Il raduno e gli arrivi si avranno in Piazza
Padre Pio alle ore nove; mentre
l’accoglienza si avrà presso la sede di comunità frontiera. Il pranzo a sacco
ed il pomeriggio si avranno animazione e giochi a Comunità Frontiera e quindi
le conclusioni.
In
tutte le parrocchie si è avuto una tre giorni di preparazione. Giovedì
adorazione eucaristica; venerdì incontro cittadino di preghiera con i giovani e
sabato un incontro cittadino di tutti genitori.
Sull’incontro don Osvaldo Brugnone responsabile
cittadino dei ministranti afferma: “L’incontro ha alta valenza pedagogica
perché i ragazzi si trovano nell’età evolutiva e quindi la formazione è in
divenire. La presenza dei ministranti o chierichetti nella parrocchie è stato
un elemento forte visto che i ragazzi con gioia hanno servito l’altare e poi in
alcuni casi sono sbocciati i semi della vocazione al sacerdozio. Alla
preparazione di questo incontro hanno dato la presenza tutte le realtà ecclesiali”.
Giuseppe
Carà