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martedì 29 maggio 2012

Plastico sul futuro del Parco della rimembranza.


Plastico sul futuro del Parco della rimembranza.
PIETRAPERZIA. Nel grande salone delle conferenza della società “Regina Margherita” è stato esposto il plastico di ristrutturazione del “Parco della Rimembranze”, attualmente adibito a Villa Comunale. Ha aperto la mostra il presidente del prestigioso sodalizio Calogero Buccheri, presidente di alto spessore ed elevato talento. L’iniziativa viene sponsorizzata dall’associazione “Castello Barresio” del presidente Enrico Tummino, una celebra autorità nel capo dell’arte e molto impegnato a dare apporti per la crisi economica e sociale del paese.
       Il plastico è stato realizzato dall’AMN (Associazione, Modellistica, Nissena) il cui presidente è il dottor Massimo Pirrone, mentre l’artista che ha realizzato il plastico è l’architetto Lillo Alaimo.
       Il plastico tiene in considerazione la vecchia villa comunale  ed il vecchio campo sportivo ormai fuori uso.
       “L’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Enzo Emma ha attenzionato il plastico e l’ha trovato di ottima fattura; quindi viene inserito nel piano triennale delle  pubbliche pur sapendo che andiamo incontro ad un’opera di notevole costo di circa cinque milioni di euro”.
        “La realizzazione di quest’opera – dichiara Enrico Tummino – porta Pietraperzia in un contesto turistico che avrebbe  interessato le provincie di Enna e Caltanissetta tutte regionale. Noi vogliamo far conoscere il progetto alla nostra comunità locale, quindi faremo altre mostre per la presentazione del nuovo plastico; già abbiamo trovato terreno fecondo nel contesto strutturale delle suore salesiane e la nuova direttrice suor Gisella Aliotta ha trovato valida l’iniziativa e quindi la mostra dopo La Margherita, andrà nell’istituto delle suore salesiane.
       “La proposta del professor Enrico Tummino – dichiara il presidente Calogero Buccheri – apri orizzonti cultuali allo sviluppo dell’economia del paese. Infatti entrerebbero nel circuito il crocifisso della Cateva, la chiesa del Carmine, la chiesa del Rosario e la chiesa madre. Inoltre abbiamo tele già catalogate 50 tele che potrebbe far pensare ad una pinacoteca pietrina.  La proposta Tummino porta alla luce il vostra patrimonio culturale, che stenta a decollare; anche noi crediamo nella vocazione turistico del paese”.
Giuseppe Carà