PIETRAPERZIA.
Il consiglio comunale si è svolto con un rapporto duro e decisamente
contrapposto: la maggioranza del sindaco Vincenzo Emma e della presidente del
consiglio Rosa Maria Giusa ha sbaragliata l’opposizione capitanata dal
capogruppo Franco di Calogero. Il punto all’ordine del giorno era la ratifica della percentuale IMU (Imposta
Municipale Unica) sulla prima e sulla seconda casa. Dopo una puntigliosa relazione
del capo settore della ragioneria Gianfilippo Marino, il sindaco Emma ha
proposta di approvare come IMU il quattro per mille imposta minima prevista
dalla finanziaria del presidente del consiglio Mario Monti. Franco Di Calogero
per la minoranza avevo proposto come imposta IMU il due per mille; quindi la
rimanente somma avrebbe potuto essere integrata del comune. L’assessore al bilancio
Paolo Di Marca faceva notare che sarebbero venute a mancare circa 50 mila euro
a favore dei servizi, come assistenza agli anziani e refezione scolastica. A questo punto
la dialettica è stata dura ed anche spigolosa. La presidente del consiglio Maria Rosa Giusa ha dovuto ricorrere alla
fermezza ed ha portato i 15 consigliere presiedenti alla vocazione. Dieci voti
sono andati alla proposta del sindaco Emma che ha riscosso il consenso di Maria
Rosa Giusa, Luigi Guarneri, Francesca Calì, Veronica Bellomo, Filippo
Spampinato, Salvatore Di Calogero, Germano Bonincontro, Salvatore Messina,
Filippo Bonanno e Salvatore Calì. Ancora una volta a scontro diretto il sindaco
ha stravinto alla grande ed i dieci consiglieri emmiani se la sono cavata con
un trionfo, dato il carisma del suo leader il cardiologo Vincenzo Emma. Franco
Di Calogero ha difeso la sua tesi con dignità e fermezza, ma alla fine gli è
rimasto l’onore delle armi. La tesi Di Calogero ha portato cinque voti: Enza Di Gloria, Giovanni Pititto, Salvatore Tomasella,
Antonino Di Calogero e Franco Di Calogero.
Dopo il consiglio, il sindaco Emma ha
rilasciata la seguente dichiarazione: La mia amministrazione, infatti gli
assessori sono stati tutti presenti, ha scelto di sostenere lo o stato di
solidarietà, abbiamo difeso l’assistenza agli anziani ed agli handicappati ed i
contributi agli indigeti. La mia squadra è guidata da sano pragmatismo”.
Giuseppe
Carà