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sabato 5 maggio 2012

Disagi per i pendolari per Caltanissetta

PIETRAPERZIA. Questa mattina è il quarto giorno che gli stridenti pendolari per Caltanissetta si pagano il biglietto per raggiungere gli istituti superiori. Gli studenti ed i genitori sono scesi in campo per una protesta pacifica. E’ successo che la ditta non ha mandato i blocchetti dell’esonero. “Noi siamo scesi - dichiara l’assessore Paolo Di Marca - in campo ed il disservizio è dovuto ad un atto burocratico che dovrebbe far incassare alla ditta l’ultima rata dovuta. Intoppo che non è da addebitare al comune, anche l’ufficio già ha fatto i mandati e li ha messo in liquidazione alla banca; quindi solamente un fatto tecnico. Certamente poteva essere evita questa stretta plateale della ditta; comunque gli studenti si stanno pagando il biglietto. La somma sarà rimborsata  e solamente si è creato grave disagio all’amministrazione, alle famiglie ed agli studenti. La difficoltà di collaborazione si hanno sin dall’inizio dell’anno ; infatti abbiamo avuto il problema dei posti a sedere degli alunni; quindi siamo in questa dicotomia di collaborazione”.
       L’addetto stampa del Pd Antonio di Gloria comunica: “in questi momenti le famiglie  sono in notevole difficoltà; anche questo problema formale è di disturbo; infatti qualche ragazzo non è andato a scuola. Certamente stigmatizziamo questo copertamente che hanno ricadute sugli studenti proprio in questo momento di chiusura finale di anno scolastico”.
       “Nessuno avrebbe potuto fare meglio di noi; - comunica il sindaco Enzo Emma purtroppo in una crisi generalizzata anche  la ditte hanno ragione  di essere saldate tempestivamente. Ho  controllato gli atti amministrativi dei miei ufficio e tutto è stata fotto con solerzia. La protesta ha senso dopo aver appurato i fatti nella giusta obbiettività. E’ un problema; siamo scesi massicciamente per la soluzione; ma certe demagogie sono fuori posto ed certamente inopportune. Accattiamo il dialogo non solo con l’opposizione, ma con tutti i cittadini. Noi siamo sempre tempestivamente presenti e non  arriviamo secondi a nessuno”
Giuseppe Carà