Prima
donazione di sangue del 2013
L'IMPRESARIO MAURURZIA BONAFFINI E LA DOTTORESSA SARA COLLETTO
PIETRAPERZIA. L’Avis ha aperto
l’anno sociale con una donazione di sangue. Sono stati 41 i donatori. Ha
diretto le operazioni di donazione la super attiva e dinamicissima dottoressa Sara
Colletto, direttore del poliambulatorio di Pietraperzia. IL primo della
giornata è stato Maurizio Bonaffini che è arrivato a 25 donazioni. Le donazioni
sono avvenuti nella sede dell’associazione che è stata comprata con i sacrifici dei soci
che sono 450 e che in economia hanno realizzato una bella sede nella piazza
centrale del paese. La sede è titolata a Francesco Tabbaro, un giovane venuto
meno all’età di vent’anni ed i cui organi furono tutti trapiantati.
Assieme alla dottoressa Colletto
collaborano per le donazioni i medici Enzo Di Marca, Carmela Romano ed Antonio
Epifanio Viola, medico istituzionalizzato dell’Avis.
L’anno
scorso con 26 donazioni si arrivò a 677
e nei 21 anni di vita si è arrivati a
settemila e 500.
Presidente
dell’associazione è Luigi Sardo da 22 anni. Oggi si ha il rinnovo della cariche
sociali ma presidente resta confermato Luigi Sardo perché non sono state presentate
altre liste. Un ruolo di alta valenza ricopre il capo dell’amministrazione Pino Bongiovanni, che con Sardo formano un tandem inscindibile di
talento. Per i prelievi è stato presente sin dalla prima donazione l’infermiere
Nino Ciulla e tutta la sua famiglia.
L’Avis
è inserita nel territorio è svolge un’attività di supporto verso gli indigenti
e poi è presente in tutta le manifestazioni che si tengono in paese; di fatto è
l’associazione più forte che si ha nel territorio. La Segretaria
dell’associazione è formata da Enzo e Salvatore Bongiovanni, Giuseppe e Manuel
Carciofolo, Liborio Miccichè, Enzo Amico,
Lucia Di Forte, misuratrice di pressione, le sorelle Giusy e Nadia
Ciulla, Calogero Emma, Daniela Raspa, Enza Nestre e Liborio Miccichè.
Ristoratore come di consueto Salvatore Bongiovanni.
“Nel contesto delle difficoltà – afferma il
presidente Luigi Sardo – in cui si
dibatte l’ambiente, l’Avis con le sue metodiche donazioni diventa orientamento
nella vita sociale ed i donatori sono impegnati anche in volontariato di
solidarietà”.
Giuseppe
Carà