Azione
antropologica di spessore
PIETRAPERZIA. L’anno vecchio si è
chiuso con un’azione antropologica di spessore. All’Avis si è fatto la 26
donazione ed ha chiuso l’anno con 677 prelievi. Le donazioni del mese di
dicembre sono state 55 e nei 21 anni di vita si è arrivati a settemila e 500.
Quest’anno l’Avis ha incrementato le donazioni rispetto a l’anno scorso di 50
unità. L’Avis ha una sede propria intitolata a Francesco Tabbaro, venuto meno
in un incidente stradale e che furono espiantati tutti suoi organi e donati.
Presidente
dell’associazione è Luigi Sardo da 21 anni; con gennaio si ha il rinnovo del
direttivo, ma ancora una volta sarà riconfermato Luigi Sardo, che ha portato
l’associazione e ad alti livelli ed è la prima in provincia di Enna; un ruolo
di prestigio riveste l’amministrazione delegato Pino Bongiovanni, che con il
presidente fanno un binomio di talento.
Per
le donazioni si alternano quattro medici che sono soci dell’Avis: Sara
Colletta, Carmela Romana, Vincenzo Di Marca ed Antonio Epifanio Viola,
coordinatore medico dell’associazione.
Per
i prelievi è stato presente sin dalla prima donazione l’infermiere Nino Ciulla
e tutta la sua famiglia.
L’Avis
è inserita nel territorio è svolge un’attività di supporto verso gli indigenti
e poi è presente in tutta le manifestazioni che si tengono in paese; di fatto è
l’associazione più forte che si ha nel territorio.
A
Natale è stato fatto il pranzo dei donatori ed in quella circostanza sono stati
premiati i soci che hanno fatto otto, sedici e 24 donazioni. Inoltre sono stati
fatti tre viaggi di promozione e di socializzazione a Catania, Aragona e nei
siti archeologici del paese.
La Segretaria
dell’associazione è formata da Enzo e Salvatore Bongiovanni, Giuseppe e Manuel
Carciofolo, Liborio Miccichè, Enzo Amico,
Lucia Di Forte, misuratrice di pressione, le sorelle Giusy e Nadia
Ciulla, Calogero Emma, Daniela Raspa, Enza Nestre e Liborio Miccichè.
Ristoratore come di consueto Salvatore Bongiovanni. “Nel contesto delle difficoltà
– afferma il presidente Luigi Sardo – in
cui si dibatte l’ambiente, l’Avis con le sue metodiche donazioni diventa
orientamento nella vita sociale ed i donatori sono impegnati anche in
volontariato di solidarietà. L’Avis fu fondata nel 1991 ed in tutti questi anni
è stata fatta una campagna di formazione e d’educazione alla donazione.
L’associazione ha fatto un lungo cammino fino ad avere una sede propria, che è
stata comprata con i risparmi dei donatori ed anche per renderla più
aggraziata, i lavori sono stati fatti gratuitamente dai donatori o da persone
vicini all’Avis.
Giuseppe
Carà