Prorogato il contratto di un anno ai
Lavoratori Socialmente Utili
PIETRAPERZIA. E’ stato propagato di un anno il contratto
di lavoro ai dipendente dei LSU (Lavori Socialmente Utili). Sono beneficiari
del provvedimento: Calogero Giarrusso, Giovanni Monica, Francesco Di Perri,
Giuseppe Marotta e Salvatore Serio. La proroga va dal primo gennaio al 31 dicembre 2013. La delibera è andata in
pubblicazione all’albo predatorio e vi starà fino al due febbraio prossimo. La delibera
dopo il visto positivo del segretario comunale Eugenio Alessi, del caposettore
alla ragioneria Gianfilippo Marino e dell’ingegner Salvatore Patti, caposettore
all’ufficio tecnico, è stata approvato dalla giunta comunale presieduta dal
sindaco Enzo Emma e con la presenza degli assessori Luigi Guarneri, vice
sindaco, Francesca Calì, Paolo Di Marca
e Giusy Rondone. I cinque lavoratori verranno retribuiti dal ministero
nazionale al Lavoro, mentre gli oneri assicurativi vengono pagati
dall’amministrazione comunale.
I cinque
operai vengono utilizzati per i lavori pubblici e sono una squadra di pronto
intervento. In modo particolare sono un sostegno alla protezione civile ed alle
situazioni impreviste che hanno bisogno un intervento tempestivo.
Nel prezioso
team dei lavoratori ognuno svolge 20 ore settimanale e percepiscono un assegno
sociale di 430 euro. Il contratto sulle ore può essere allungato intervenendo
con il bilancio comunale. I cinque lavoratori vengono coordinati dal geometra
Antonio Russo e date le necessita che ci sono per la vita del comune, si
potrebbe allargare l’orario di lavoro a 36 e sarebbe risolto il problema della
viabilità rurale ed anche urgenti intereventi per il decoro del paese. Possono essere utilizzati per la
villa comunale ed anche per la manutenzione del verde pubblica. Con questi
cinque operai il comune ha una pregevole risorsa che in supporto alla gestione
dell’abitato potrebbe dare una svolta ai tanti problemi. Il sindaco Enzo Emma dichiara
che in questo bilancio del 2013 il comune ha avuto assegnato dalla stato la
somma di 800 mila euro in meno.
Giuseppe Carà