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mercoledì 30 novembre 2016

IL SINDACO ANTONIO BEVILACQUA ED ALCUNI AMMINISTRATORI IN MISSIONE ALLA REGIONE.,



 Delegazione di amministratori ed impiegati comunali a Palermo per i problemi del trasporto dei pendolari e per quello dei rifiuti.



Delegazione in ordine foto: Gianfilippo Marino (caposettore della ragioneria), Patrizia Friscira, Chiara Stuppia, Filippo Bevilacqua, il sindaco Antonio Bevilacqua  e l’on. regionale Giancarlo Cancelleri.

PIETRAPERZIA. Delegazione di amministratori ed impiegati comunali a Palermo per i problemi del trasporto dei pendolari e per quello dei rifiuti. La delegazione era composta da Gianfilippo Marino (caposettore della ragioneria), Patrizia Friscira, Chiara Stuppia, Filippo Bevilacqua, il sindaco Antonio Bevilacqua  e l’on. regionale Giancarlo Cancelleri.
       All’Assessorato agli Enti Locali la delegazione è stata ricevuta dal Dirigente Generale Giuseppe Morale e dal  Dirigente di Servizio Maria Teresa Tornabene. “Ci è stato confermato – dichiara l’ideologo dei grillini Filippo Bevilacqua - che la Regione non manda più le somme necessarie a coprire tutto il servizio, e le somme trasferite non sono sufficienti a coprire il costo degli abbonamenti. Questo, a detta loro, deriva dal fatto che la Regione è profondamente indebitata e non riesce più a garantire i servizi di prima”.
“Noi, invece, grazie anche all'ausilio dei dipendenti comunali - dichiaro l’on. Giancarlo Cancelleri – addetti al settore abbiamo provato e proveremo a far capire come, anche con minori risorse, si possa ottenere un servizio decoroso. Per questo, il Comune di Pietraperzia, sta predisponendo una proposta da sottoporre all'attenzione dell'Assessore Regionale competente che porti alla modifica dell'attuale legge regionale con il ripristino dei trasferimenti destinati a coprire le spese degli studenti pendolari”.
“Un secondo incontro - comunica il sindaco Antonio Bevilacqua - si è svolto presso il “Dipartimento Acqua e Rifiuti”. Una cospicua parte di finanziamenti destinati al nostro Comune (circa 80.000 €) sono stati trattenuti senza alcuna giustificazione. Abbiamo ricostruito la vicenda e si è scoperto che si tratta di somme che stanno trattenendo per crediti che la Regione ha concesso all'ATO Rifiuti nel 2011. La cosa grave è che questi tagli proseguiranno per i prossimi 10 anni. Ma non rimarremo a guardare mentre ci tolgono piano piano ogni risorsa disponibile”.
Giuseppe Carà

martedì 29 novembre 2016

VALLONE DI CALO' INQUINATO E DEGREDATO.


“Vallone di Calò” alla procura per devastazione ecologica

 IL VALLONE DEGRADATO

DEGRADO AMBIENTALE 

 PIETRAPERZIA. “Vallone di Calò” segnalato alla Procura della Repubblica per devastazione ecologica . La settimana scorsa l’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) di Enna su programmazione del direttore Daniele Parlascino sul controllo del territorio ha fatto una un’ulteriore visita ispettiva al “Vallone di Calò” ed ha segnalato il grave degrado alla procura della repubblica, al  sindaco Antonio Bevilacqua ed all’ufficiale di igiene pubblica dottor Giuseppe Nicoletti.
Un crostone separa la zona archeologica delle Rocche con la zone del “Vallone di Calò”, che è ricettacolo di  quanto di degrado si possa pensare.  Vallone di Calò è diventata una discarica abusiva dove vi è di tutto e di peggio.   
       Un’azione  in passato fu intrapresa da “Sicilia Antica” e dal suo presidente Sebastiano Salerno archeologo di chiara fama, che segnalò il problema all’ARPA, che passò tutto alla procura della Repubblica, che aprì un’inchiesta.
        “Il Vallone di Calò – dichiara la ragioniera Enza Di Gloria, vice presidente regionale di “Sicilia in Volo” - ebbe i primi insediamenti dell’antica Caulonia.  E’ un corso d’acqua a regime permanete  ed essendo acqua di sorgente è di qualità eccellente. L’acqua purtroppo si trova ad essere inquinata”.
       “Il vallone di Calò – continua Enza Di Gloria -  è diventato una delle discariche abusive più pericolose del territorio. Anche dai paesi vicini  vengono a portare rifiuti nel vallone, specie gli elettrodomestici dismessi. Vi si trovano rifiuti  edili, e materiale inquinante di pericolosità: vi è amianto, eternit ed altre diavolerie del genere. Inoltre la strada che attraversa il vallone spesso è interrotta per fanghiglie piovane. Gli operai forestali spesso perdono le giornate perché non possono andare al lavoro”.
       “Sono state combattute – dichiara l’ex assessore Salvatore Di Calogero -  parecchie battaglie per la bonifica e sono finite miseramente. Nel periodo in cui ero in carica mi sono prodigato tenacemente per la bonifica di questa zona molto aggraziata. Tutta l’amministrazione andò alla ricerca di finanziamenti; purtroppo la bonifica diventa molta esosa e problematica. Tutto il territorio ha problemi di inquinamento”.
Giuseppe Carà

RACCOLTA ALIMENTARE MUNIFICA


Raccolta alimentare

VOLONTARI DELLA RACCOLTA

PIETRAPERZIA. 8.500 tonnellate di alimenti. A tanto ammonta la generosità degli italiani in occasione della Colletta alimentare che si è svolta nella Penisola sabato 26 novembre. Da 20 anni l’evento di solidarietà più partecipato in Italia. A partire dal 1997 infatti, sono centinaia di migliaia le persone che si sono messe a disposizione per aiutare i più poveri. 12mila i punti vendita che hanno aderito, 140mila volontari, 5.500.000 le persone che hanno donato.

Anche Pietraperzia, nel suo piccolo ha contribuito alla realizzazione della Colletta. Le parrocchie Chiesa Madre e Madonna delle Grazie infatti sono convenzionate col Banco Alimentare e mensilmente accedono al deposito di Belpasso per ricevere alimenti per le oltre 100 famiglie assistite. Di conseguenza da tanti anni partecipano con entusiasmo alla Colletta nazionale. Nove i punti vendita aderenti (di cui uno a Caltanissetta) coperti dai 61 volontari pietrini (Despar – Nicoletti – Giaconia – Centesimo – Spampinato – Di Forti – Milazzo – Russello - Galota) di quasi tutte le associazioni e gruppi ecclesiali: ovviamente i membri della caritas interparrocchiale, e poi le Consorelle dell’Addolorata, i giovani del gruppo “Cresciamo Insieme”, alcuni confrati delle diverse confraternite cittadine, l’Azione Cattolica di S. Maria di Gesù, gli Scout, ed altri.

Nel dettaglio le derrate raccolte: Olio lt. 15; alimenti per l’infanzia kg. 40; tonno kg. 15; carne in scatola kg. 10; pelati 251,2; legumi kg. 89; pasta kg. 630; riso kg. 34; zucchero kg. 102; latte lt. 223; varie kg. 42 per un totale di kg 1496,20, appena 70 kg in meno rispetto allo scorso anno.

“L’iniziativa – commenta il parroco della Chiesa Madre monsignor Giuseppe Rabita - è una occasione per i volontari di sensibilizzarsi a donare un po’ del proprio tempo in favore di chi è meno fortunato nella vita, specialmente in questo tempo caratterizzato dalla disoccupazione e da una deriva individualistica che provoca chiusure e rifiuto nei confronti di chi ha bisogno. Ma nello stesso tempo registriamo episodi di grande generosità da chi meno te l’aspetti”.

Giuseppe Carà

domenica 27 novembre 2016

Commemoratione di 85 anni della nascita del Carabinieri Gaspare Farulla, ucciso in un agguato da un malvivente


Commemoratione di 85 anni della nascita del Carabinieri  Gaspare Farulla, ucciso in un agguato da un malvivente


 ONORE AL MAUSIOLEO 

ONORE AL MAUSOLEO 
PIETRAPERZIA. Oggi commemorazione di 85 anni della nascita del carabiniere  Gaspare Farulla, medaglia d’argento al valor militare: ucciso da due banditi latitanti mentre che stavano per essere catturati. Uno dei banditi fece fuoco sulle forze dell’ordine e colpì il carabiniere Farulla, che in un sussulto di residuo di forza, reagisce ed uccide il malavitoso. Il fatto avvenne il quattro luglio del 1963 ed il giovane carabiniere aveva l’età di 31 anni. La motivazione scritta sulla medaglia dal ministro della difesa Giulio Andreotti è: “fulgido esempio di coraggio ed attaccamento al dovere spinto all’estremo sacrificio”.
       Al carabiniere Farulla è titolata la stazione dei carabinieri di via Don Bosco, una piazza ed una strada.
       La cerimonia commemorativa è stata organizzata dal sindaco Antonio Bevilacqua e dal presidente provinciale delle guardie di onore del Pantheon maresciallo Giuseppe Giuliano.
       Il programma è così strutturato: ore 9,30 deposizione corona d’alloro al monumento del carabiniere Gaspere Farulla presso il cimitero; ore 10,30 sede comunale, saluto del sindaco avvocato Antonio Bevilacqua; ore 11,00 Chiesa Madonna del Rosario, celebrazione eucaristica, presieduta da don Osvaldo Brugnone, parroco della Madonna delle Grazie e vicario foraneo di Pietraperzia; ore 12,30 Alza Bandiera e deposizione di corona d’alloro presso la caserma dei carabinieri intitolata a Farulla. Il coreo partirà dalla chiesa Madonna del Rosario. U parcheggio di macchine è stato predisposto in Piazza della Repubblica.
       Il carabiniere Gaspere Farulla è divenuto il simbolo per la commemorazione dei defunti il due novembre in cui tutte la autorità provinciali dei carabinieri sono presenti al cimitero per assistere ad un rito liturgico celebrato da monsignor Giovanni Bongiovanni. Di Gran pregio il mausoleo al cimitero fatto erigere dal Ministero della Difesa.
Giuseppe Carà

Cadute abitazioni nel quartiere Terruccia


Cadute abitazioni  nel quartiere Terruccia

CASE DISASTRATE

IL DISASTRO IN TERRUCCIA

PIETRAPERZIA. Giovedì pomeriggio alle ore 14,45 un boato dà il segno che un‘abitazione è caduta. Siamo nello storico quartiere Terruccia tra via Fiorino e via Ponni. Si tratta di una abitazione a tre piani i cui proprietari sono emigrati in Belgio. La caduta di queste abitazioni si porta dietro quelle limitrofe rendendone pericolose altri tre. Il primo ad arrivare sul luogo del disastro è stato il sindaco Antonio Bevilacqua che ha allertato i vigili del fuoco di Enna, l’ufficio termico, il gruppo comunale della protezione civile del responsabile Giuseppe Di Gloria e le forze dell’ordine: carabinieri e polizia municipale. Il primo atto è stato quello di mettere al sicuro le conduttura dell’energia elettrica e poi si è pensato ai puntellamenti. Da un controllo dell’ufficio tecnico altre abitazione sono diventati pericolanti. Il sindaco ha emesso l’ordinanza di demolizione. Venerdì mattina è intervenuto la ditta Carmelo Cavalo con una potentissima ruspa che nel giro di un paio d’ora ha abbattuto le case pericolanti e quindi la zona è stata riaperta al traffica. A quest’ultima operazione sono intervenuti i tecnici Antonio Russo e Giovanni Zarba; i vigili Lillo Russo e Borino Micciche, gli assessori Laura Corvo e Chiara Stuppia e nella tarda mattinata il sindaco ha chiuso l’interventi.
       Il quartiere Terruccia è emblematicamente espressione del periodo feudale e sorge alla falde del Castello Barresio: mantiene la tipicità antica, ma le abitazioni in   prevalenza sono fatiscenti; le abitazioni pericolanti hanno bisogno di essere censite circa l’agibilità.
       “Quando ci siamo insediati – dichiara il sindaco Antonio Bevilacqua - abbiamo predisposto un  programma di risanamento del quartiere Terruccia, del quartiere Montagna e del Castello Barresio. Abbiamo interessato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e la protezione Civile Regionale: non ci hanno dato segni di intervento”.
       Dall’ultimo censimenti risulta che in paese ci sono 1350 case non abitate. La popolazione da 11 mila abitanti  degli anni ottanta, ora è scesa a circa settemila.
Giuseppe Carà