Diritto allo studio. Trovare i fondi per i pendolari. Intervento della consigliera
Silvia Romano
PROFESSORESSA SILVIA ROMANO CONSIGLIERA COMUNALE DEL PD
PIETRAPERZIA. Intervento personalizzato del
diritto allo studio dalla consigliera comunale del PD Silvia Romano. Nel contesto
dell’assemblea cittadina.
Nella
nota autobiografica Silvia esordisce: “Sono figlia di un operario, di un
carpentiere, che lavorando alla giornata ha permesso che io studiassi e grazie
a quegli studi oggi ho un lavoro. So bene cosa significa far quadrare i conti e
fare sacrifici per studiare: so bene proprio perché non sono una "figlia
di papà".
La professoressa Silvia entra
in merita al commino dell’assemblea cittadina: “Quello che ieri sera ho visto e
che mi ha turbato più di ogni altra cosa è stata la leggerezza, mascherata da
populismo (autobus per Palermo e altri scioperi) con la quale la nostra giovane
amministrazione ha affrontato un “Problema” serio per tante famiglie. Lo studio
non si tocca, va favorito non scoraggiato, non si doveva mai arrivare a
parlarne neanche; perché si doveva fare l'impossibile per non crearlo. Invece
la superficialità, l'incompetenza, il pressapochismo, e soprattutto la facilità
con la quale si scaricano le responsabilità agli altri, ci ha portato di fronte
a questo problema”.
Silvia Romano fa riferimento
alla situazione reale delle famiglie locali: “Le famiglie di Pietraperzia
non sono tutte in grado di far fronte a questa spesa, e per il Comune questa
doveva essere una priorità. In questi giorni di dibattito ho avuto modo di
sentire diverse mamme, ognuna con una problematica diversa, ma con un unico
denominatore: la difficoltà economica. E se bene o male mio padre riusciva a
lavorare e a mantenere i miei studi, adesso non si può più; qui non si tratta
di lavoro " alla giornata" ma di gente che lavora uno o due giorni al
mese, non arrivando neanche ad una settimana; genitori separati e senza assegni”.
La consigliera Romano
conclude: “Quindi cerchiamo di non fare politica con lo studio e il futuro dei
nostri giovani. Non si deve andare a bussare in altri uffici, ma sedersi nei
propri e lavorare seriamente. Spero, anche se con rammarico, che sia stata una
mossa politica per poi vantarsi di aver trovato le somme per pagare gli
abbonamenti. L'importante è pagarli! Buon futuro a tutti i nostri studenti”.
Giuseppe Carà