10 Aprile 2018 Martedì
“Seguire Cristo: questo è
il segreto”
Il Placido Don Pino Carà
Nel regalarti quella
“Storia di Gesù”, scrissi come dedica: “Cerca Cristo, trova Cristo, ama
Cristo”. —Sono tre tappe chiarissime. Hai tentato di vivere, almeno, la prima?
(Cammino, 382)
Come potremo superare
tali inconvenienti? Come riusciremo a rafforzarci nella decisione iniziale, che
incomincia a sembrarci molto pesante? Ispirandoci al modello che la santissima
Vergine, nostra Madre, ci mostra: e un cammino molto ampio, che
necessariamente, però, deve passare per Cristo. Per avvicinarci a Dio dobbiamo
intraprendere la via giusta, che è la santissima umanità di Cristo. Per questo,
da sempre ho consigliato la lettura di buoni libri che narrino la Passione del
Signore. Tali scritti, pieni di sincera devozione, ci fanno pensare al Figlio
di Dio, uomo come noi e vero Dio, che ama e che soffre nella sua carne per la
redenzione del mondo.
Nello sforzo di
identificarci con Cristo, mi piace distinguere quattro gradini: cercarlo,
trovarlo, frequentarlo, amarlo. Forse vi rendete conto di trovarvi solo nella
prima tappa. Cercatelo con fame, cercatelo in voi stessi con tutte le vostre
forze. Se agite con tale impegno, oso garantirvi che lo avete già trovato, e
che avete incominciato a frequentarlo e ad amarlo, ad avere la vostra
conversazione nei cieli [Cfr Fil 3, 20].
Prego il Signore affinché
decidiamo di alimentare nella nostra anima l'unica ambizione nobile, l'unica
che vale: camminare con Cristo, come sua Madre e il santo Patriarca, con
desiderio, con abnegazione, senza trascurare nulla. Parteciperemo alla felicità
dell'amicizia divina — in un raccoglimento interiore compatibile con i nostri
doveri professionali e civili — e gli renderemo grazie per la delicatezza e la
chiarezza con cui ci insegna a compiere la Volontà del Padre nostro che è nei
cieli.
Seguire Cristo: questo è
il segreto. Accompagnarlo così da vicino, da vivere con Lui, come i primi
dodici; così da vicino, da poterci identificare con Lui. Non tarderemo ad
affermare, se non avremo posto ostacoli alla grazia, che ci siamo rivestiti di
Gesù Cristo, nostro Signore [Cfr Rm 13, 14]. Il Signore si riflette nella
nostra condotta, come in uno specchio. Se lo specchio è quale deve essere,
accoglierà il volto amabilissimo del nostro Salvatore senza sfigurarlo, senza
caricature: e gli altri avranno la possibilità di ammirarlo, di seguirlo. (Amici
di Dio, nn. 299-303)