8 Aprile 2018 Festa della
Divina Misericordia
“Signore, se vuoi, puoi
guarirmi”
Il Placido Don Pino Carà
Non dubitarlo: il cuore è
stato creato per amare. Mettiamo, dunque, nostro Signore Gesù Cristo in tutti i
nostri amori. Altrimenti, il cuore vuoto si vendica, e si riempie delle
bassezze più spregevoli. (Solco, 800) Come rivolgersi a Lui, come parlargli,
come comportarsi? La vita cristiana non è fatta di rigide norme, perché lo Spirito
Santo non guida le anime in massa, ma in ciascuna infonde quei propositi,
quegli affetti e quelle ispirazioni che l'aiuteranno a comprendere e a compiere
la volontà del Padre. Penso tuttavia che, molte volte, oggetto fondamentale del
nostro dialogo con Cristo può essere la considerazione che il Signore è per noi
Re, Medico, Maestro, Amico.(...)
È Medico e cura il
nostro egoismo quando lasciamo che la sua grazia penetri fino in fondo alla
nostra anima. Gesù ci ha avvertiti che la malattia peggiore è l'ipocrisia,
l'orgoglio che porta a dissimulare i propri peccati. Con il Medico è necessaria
una sincerità assoluta, bisogna spiegare interamente la verità e dire: Domine,
si vis, potes me mundare!, Signore, se vuoi — e Tu vuoi sempre — puoi
guarirmi. Tu conosci la mia fragilità; avverto questi sintomi, soffro queste
debolezze. E gli mostriamo con semplicità le ferite, e il pus, se c'è pus.
Signore, Tu che hai curato tante anime, fa' che, mentre ti porto nel mio cuore
o ti contemplo nel Tabernacolo, ti riconosca come Medico divino. (E' Gesù
che passa, nn. 92-93)