L'AFORSMA DEL 22 MAGGIO
L'ANTROPOLOGA
“SAPIENTIAE NOCERE NON POTEST, NULLA DELIBIT AETAS,
NULLA DEMINUET”
(Seneca).
NON SI PUO' RECARE DANNO ALLA SAPIENZA, NESSUN TEMPO LA POTRA' DISTRUGGERE, NESSUN TEMPO LA POTRA' INDEBOLIRE
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La Sapienza per sua natura porta a Dio
Don Pino
Seneca, nato a Cordova, colonia spagnola, nel 4 d.C., e visse a Roma, dove aderì alla corrente dello stoicismo che lo accompagnò per tutta la vita. Si dedicò con successo all'arte oratoria, all'attività forense, agli sudi filosofici ed alla stesura di importanti opere.
In questo aforsima Seneca tesse una lode della sapienza, dote di chi unisce una vasta ed assimilata conoscenza delle cose con la capacità e l'equilibrio nel giudicarle.
Egli sostiene che la sapienza é immutabile ed eterna: non può subire mutazioni, essere manipolata, tantomeno distrutta.
Il tempo non può mutarla né corroderla. Nella “Lettera a Lucilio, 90, Seneca scrive: ”La sapienza sta ben piú in alto, e non le Mani, ma le anime sono oggetto dei suoi ammaestramenti. Non appresta armi né murané strumenti bellici, favorisce la pace ed invita gli uomini
alla concordia.
Essa, dico, non fabbrica arnesi per le varie
necessità della vita. Perché le attribuisci cose di sí poco conto? Hai di fronte a te la maestra della vita, la quale tiene le altre arti
sotto il suo dominio; infatti ciò che abbellisce la vita dipende da chi alla vita sovraintende:
del resto la sapienza tende alla felicità,
a questa conduce, verso questa apre la via. Mostra quali siano iveri mali e quali i mali solo apparenti, libera gli animi dalla
leggerezza, dà la reale grandezza, si oppone a quella tronfia e piena d'un falso splendore, non permette che si ignori la differenza esistente tra ciò che è grande e ciò che è gonfio,
fa conoscere la natura dell'universo e la propria”.
Secondo Seneca la sapienza è una dote di elevato valore intellettuale, morale e spirituale. Chi possiede tale dono
ha una visione completa dell'universo e delle leggi che lo regolano.
Niente può modificare tale realtà, né gli uomini né ilfluire del tempo.
Nella nostra accezione, da un punto di vista religioso, la Sapienza é uno dei sette doni dello Spirito Santo, anch'essa eterna
ed immutabile.
E’ l’esperienza gioiosa delle realtà soprannaturali.
Ci offre una conoscenza di Dio che non passa attrverso la esperienza delle cose ma attraverso la condivisione della Sua stessa vita.
E’ fondamentale nella vita Cristiana, risponde alle nostre esigenze di felicità.
E’ l’anticipazione del Paradiso.
Nel libro della Sap. 7,24-27 si legge:
"Lei penetra in tutte le cose
in virtù della sua purezza.
E’ un aura del Dio potente e una
pura effusione della gloria dell’Altissimo. Lei può tutto e rinnova
tutto mentre lei rimane intatta.
Passando in anime sante di ogni
età produce amici di Dio e profeti".
E inoltre nel cap. 9, 10 : "Mandami la tua sapienza che sia con me e lavori con me perché io conosca ciò che piace a te.”
Nicoletta Nonna
Antropologa