Un progetto
di microcredito per l’impresa nel territorio
di Pietraperzia
LA DIRETTTRICE
SUOR GINA SAN FILIPPO
PIETRAPERZIA. “L’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice di Pietraperzia, in collaborazione con l’Associazione regionale CIOFS –FP, con sede a Pietraperzia, e la cooperativa sociale Speranza di Catania - dichiara la direttrice Suor Gina Sanfilippo -ha avviato un progetto di microcredito per dare a dei giovani, che hanno frequentato i corsi di formazione professionale del CIOFS-FP, la possibilità di avviare attività imprenditoriali nel territorio di Pietraperzia. I progetti fin’ora finanziati sono di due tipi ed hanno coinvolto cinque giovani, uomini e donne, residenti nel territorio di Pietraperzia”.
“È stato possibile avviare - continua Suor Gina - questi progetti grazie ad una somma di denaro (microeconomia), che è stata donata all’Istituto nazionale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e devolute alla casa di Pietraperzia”.
Il primo progetto riguarda la creazione e la vendita di prodotti manufatti (arredi per la casa, corredi per bambini, prodotti artigianali in terracotta ed altro ancora)
Il secondo progetto riguarda, invece, la coltivazione e la vendita di prodotti agricoli biologici.
Tutti i prodotti verranno realizzati all’interno dell’Istituto e venduti a Pietraperzia e nei paesi limitrofi.
La direttrice, Suor Gina Sanfilippo, si è detta soddisfatta per l’entusiasmo manifestato dal gruppo di giovani e conclude: “ Il territorio in cui operiamo presenta un tessuto imprenditoriale ridotto. Vi è un’assenza di stimoli alla formazione di una cultura d’impresa. Pertanto si vuole infondere in questi giovani la mentalità imprenditoriale, facendo crescere in loro la consapevolezza che il lavoro deve essere creato e spesso anche inventato.
Il coordinatore del progetto è il prof. Eugenio Aniso del CIOFS-FP di Pietraperzia il quale ha dichiarato: “Noi crediamo in uno sviluppo economico che parte dal basso. Non più grandi imprese che non sono in grado di muoversi agilmente ed adattarsi al tessuto economico/sociale in cui operano, ma piccole e medie imprese in grado di rispondere velocemente a quelli che sono i cambiamenti continui e repentini che si presentano nell’ attuale economia reale. Lo strumento del microcredito si contrappone al credito realizzato dalle banche. Esso viene concesso ad una persona conosciuta, impossibilitata ad accedere al sistema bancario tradizionale, in quanto priva di garanzie idonee, ma in grado di offrire le proprie competenze lavorative e che non ha bisogno di assistenzialismo. Il nostro obiettivo, attraverso lo strumento del microcredito, è mettere al centro la persona umana con il suo lavoro e non il profitto o l’utile”.
Con quest’attività, che si ripeterà, si vuole promuovere lo sviluppo del territorio, stimolando ed accompagnando i giovani nella creazione di attività lavorative, ma soprattutto creando una struttura, incubatore d’impresa, in cui sia possibile “coltivare” le proprie idee imprenditoriali.
Don Pino Carà