Seminario su Mario Sturzo
MARIO STURZO SU TELA
PRIMO
RELATORE DEL SEMINARIO
PIAZZA ARMERINA. Ha preso il via il seminario su Mario Sturzo presso Istituto Superiore di Scienze Religiose, titolato allo stesso “Mario Sturzo” e che ha magnifico rettore Pasquale Bellante. Fruitori sono gli studenti delle tre classi di teologia che frequentano la facoltà e che appartengo alla 20 diocesi della Sicilia. Il seminario prevede quattro incontri che sono condotti dai professori Giuseppe Cara, Pasquale Buscemi, Pino Rabita e Luca Crapanzano.
Ha portato il saluto il vescovo Michele Pennisi ed ha ricordato che quest’anno abbiamo i 150 anni della nascita e 72 anni della morte.
Il cancelliere Filippo Ristagno che è segretario della facoltà in premessa ai lavori ha affermato: “Mons. Mario Sturzo dei baroni Altobrando, nato a Caltagirone il 10 novembre 1861, sin da piccolo si dedicò allo studio prima nella città natale poi a Catania e a Roma, dove conseguì la laurea in giurisprudenza; continuò la sua attività speculativa a Piazza Armerina dove portò a compimento le sue più profonde opere che oggi sono il vanto delle più prestigiose biblioteche italiane sia pubbliche che private. Fu ordinato sacerdote il 21 settembre 1889 e fu l'ultimo dei vescovi creati dal grande papa Leone XIII il 22 giugno 1903. Destinato alla diocesi di Piazza Armerina, vi rimase sino all'ultimo giorno della sua vita, conclusasi il 12 novembre 1941”.
Nella prima lezione il professor don Pino Carà, nostro valente collaboratore, ha presentato l’attualità di Sturzo ed il suo apporto innovatore in campo filosofico con il suo sistema chiamato “Il Neosintetismo” : nel cammino della conoscenza intervengono gli elementi esterni provenienti “dall’oggetto” e l’elaborazione dell’intelligenza. Sturzo insegnava Italiano e filosofia nel liceo del seminario e dopo la pubblicazione dell’opera il “Neosintetismo“ gli fu interdetto l’insegnamento della filosofia, che non sembrava in sintonia con ilo tomismo. Questo fatto portò Sturzo a polarizzare la sua attenzione sul problema di Dio nella dimensione contemplativa, lasciando una pubblicazione di spessore “la Vita in Dio” che è di grande attualità.
Il professore Don Pino Carà fu ordinato sacerdote dal vescovo Antonino Catarella il 29 giugno del 1967 nella cattedrale di Piazza Armerina.
Dopo i primi anni di sacerdozio trascorsi a Barrafranca, dove fu assistente delle ACLI, è rientrato a Pietraperzia, suo paese natale, per svolgervi la sua attività ministeriale di rettore della chiesa San Nicolò.
La sua attività dominate è stata l’insegnamento: ha insegnato italiano e latino nei licei e poi materie letterarie alla scuola media, raggiungendo anche gli universitari attraverso la Fuci (federazione, universitari cattolici italiani).
Da valente studioso vanta quattro titoli accademici: laurea in lettere, in scienze religiose, in filosofia e storia ed un diploma di laurea in vigilanza.
In atto è assistente ecclesiastico della sezione provinciale UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana); svolge un servizio multimediali in sintonia ad altri gruppi e si hanno ventimila fruitori. E’stato direttore di una testata giornalistica televisiva privata; ha diretto il periodico locale “Il Divin Maestro”.
Attualmente per le sue competenze psicologiche si occupa di anziani che hanno problemi di autostima o situazioni esistenziali di una certa gravità.
Vive da solo ed a chi gli chiede come tira avanti risponde: la mia è una vita “Pro Populo”.
Le Tesi di Laurea discusse sono: Le Istanze del neosintetismo in Mario Sturzo, per filosofia e storia. Minucio Felice per lettere Moderne.