Protesta degli operai del
RMI
LA SIGNORA LOREDANA DI NATALE PORTAVOCI DEL GRUPPO DEL RMI
PIETRAPERZIA. Vibrata protesta degli operari del
RMI (Reddito Minimo d’Inserimento) che da quattro mesi non ricevono lo
stipendio e che vivono una situazione drammatica per la giornaliera occupazione
ed anche per la loro prospettiva; infatti la Regione ha approvato la proroga
per tutto il mese di giugno, nonostante la caloroso manifestazione fatto a Palermo davanti palazzo
dei Normanni. In quella circostanza il governatore Rosario Crocetta ha ricevuto una delegazione capeggiata dal
sindaco di Leonforte Francesco Sinatra;
sta di fatto che la manifestazione non ha avuto ricadute positive sui
poveri lavoratori che stanno vivendo un nera realtà di grossa indigenza.
“Noi
abbiamo deliberato in giunta – dichiara il neo assessore Antonio Messina – l’anticipo
della mensilità di marzo e subito dopo l’approvazione del bilancio anticiperemo
le altre mensilità”.
“Noi
siamo rammaricati – dichiara la signora Loredana Di Natale del RMI – dello
stato di degrado in cui ci tengono; noi siamo una preziosità per
l’amministrazione per i servizi comunali che stiamo cercando di coprire, come
anche l’apertura della villa comune “Parco della Rimembranza”. Siamo stanchi ed
avviliti per lo stati di trattamento in cui ci tengono. Noi sentiamo calpestata
la nostra dignità di persona; abbiamo dei figli da accudire nei bisogni
essenziali e quindi ribadiamo con forza
e lo gridiamo per tutta Pietraperzia: così non ce la facciamo più: non si può
andare avanti”.
I venti del RMI sono:
Filippina Stella, Rosaria Mancuso, Loredana Di Natale, Giuseppe Di Lavore,
Vincenzo Di Lavore, Calogero Salamone, Salvatore Ippolito, Nunzia Incaudo, Silvana Spampinato, Filippa
Spampinato, Giuseppe Di Lorenzo, Giuseppe Russo, Rosa Cutaia, Antonino Montedoro,
Margherita Alfieri, Santo Calandra, Vincenzo Aiello, Vincenzo Spampinato, Giovanni Battista
Margani e Giuseppe Vitale.
“Noi siamo convinti –
dichiara il sindaco Enzo Emma della preziosità di questi lavoratori, perché
molte volte abbiamo tamponato la pulizia del centro abitato con il loro lavoro.
La loro causa è la nostra causa; purtroppo la burocrazia a tutti i livelli è
diventata una zavorra per la vita amministrativa”.
Giuseppe Carà