Festa di Santa Lucia con la sagra festa della Cuccia
FERCULO DI SANTA LUCIA
PIETRAPERZIA. Il tredioci dicembre si festeggia nella chiesa dello Spirito
Santo Santa Lucia, martire siracusana protettrice della vista e nel contesto si
ha la “sagra popolare della cuccia” ormai da tempo consolidata. Il comitato
della festa è stato affidato alla confraternita Maria Santissima del Soccorso
con il suo governatore Giuseppe Maddalena.
Elemento
forte è la sagra della cuccia nella piazza Terruccia al termine della
processione del ferculo della santa taumaturgica per i problemi della vista. Il
quintale e mezzo di grano è stato offerto dalla ditta Bongiovanni di Mazzarino.
E’ stato previsto l’albero della cuccagna e la rottura delle “pignateddi” con
un aggraziato gioco pirotecnico approntato da una ditta barrese.
“La
cuccìa – dichiara il governatore Giuseppe Maddalena - è un cibo tipico di grano
bollito con vari condimenti. Nel contesto della serata abbiamo previsto anche un’animazione
con canti e balli. La sveglia la mattina avviene avverrà a cannonate.
La
parte religiosa è stata organizzata dal parroco Giuseppe Rabita, che ha fatto precedere la festa con un triduo
di preparazione.
I
confrati liberi parteciperanno alla processione della santa che percorrerà le
seguenti vie: Minicone, piazza Terruccia, Milingiana, Carmine, Castello,
Principessa Deliella, Sant’Orsola, Umberto, La Masa, Piazza Vittorio Emanuele, Stefano Di Blasi,
Oberdan, Dogali, Generale Cascino, Sant’Orsola, Della Pace, Stefano Di Blasi,
Corso Vittorio Emanuele, Barone Tortorici, discesa Terruccia, Orto, Circonvallazione
Santa Lucia.
Domani
ci saranno celebrate tre messe: alle nove: alle ore nove, 10,30 e 17,30.
Giuseppe
Maddalena conclude: “Sono migliaia le persone
che per devozione vengono a mangiare la cuccìa dopo la benedizione, che è
segno di devozione; inoltre è di ottima e succulenta fattura. Il sindaco Antonio
Bevilacqua parteciperà con la fascia tricolore e saranno presenti la giunta comuunale
ed i consiglieri”.
Si
dice che Santa Lucia sia stata siciliana d'origine, nata a Siracusa in una
famiglia nobile, ricca e cristiana. Desiderò dedicare la vita a Dio e donare le
sue ricchezze ai poveri, ma durante la persecuzione di Diocleziano, un soldato
romano, tentò di rapirla. Dato che la giovane oppose resistenza, il soldato la
denunciò alle autorità perché cristiana, perciò Lucia fu arrestata, torturata e
uccisa.
Anche se queste storie tradizionali non hanno un
fondamento storico attendibile, la sua relazione con Siracusa, oltre
all'esistenza di un culto primitivo connesso al suo nome, è ben certa.
Un'iscrizione del IV secolo che parla della morte di una fanciulla chiamata
Euskia il giorno di Santa Lucia, esiste ancora a Siracusa. Lucia era venerata a
Roma durante il VI secolo, come una delle più illustri vergini martiri che la Chiesa celebra. Il suo nome
è incluso nei canoni del rito romano e ambrosiano e si trova nei più antichi
sacramentari romani, nei libri liturgici greci, e nel calendario di marmo di
Napoli. Le sono state dedicate chiese a Roma, Napoli e anche a Venezia. In
Inghilterra due chiese antiche sono state intitolate in suo onore, e
sicuramente la santa era conosciuta già dalla fine del VII secolo. Sant’Adelmo,
vescovo di Sherborne (festa è il 23 maggio), la celebrò in prosa e in versi,
anche se si basò su fonti spurie.
Probabilmente grazie al suo nome, che suggerisce
la luce e la purezza (dal latino lux = Lucia), nacquero leggende su di lei, e
alcune, oltre a molti dipinti, sono in relazione agli occhi. Una storia macabra
racconta che si strappò gli occhi piuttosto che cedere a un assalitore, e
talvolta è raffigurata nell'atto di porgerglieli.
Attualmente è la santa patrona di chi ha problemi
agli occhi, e questo, secondo un'interpretazione più sottile, è perché gli
occhi sono la fonte della nostra consapevolezza della luce. Il giorno della sua
festa è stato per molto tempo occasione di cerimonie speciali connesse con la
verginità; è il giorno più breve dell'anno ed è celebrato in particolare in
Svezia, come festa della luce, con una processione di giovani donne vestite di
bianco con in testa corone di candele. Santa Lucia è invocata per le malattie
degli occhi e contro cecità e come protettrice di elettricisti e oculisti.
Giuseppe
Carà