(lNTERVENTO PERSONALE ED OSPITE DEL NOSTRO BLOG)
SI DA POSIBILITA' DI REPLICA
SI DA POSIBILITA' DI REPLICA
A seguito
dei recenti disagi causati dalla sospensione dell'erogazione idrica nel Comune
di Pietraperzia Enza Di Gloria reclama e denuncia quanto segue.
LE VASCHE COMUNALI
"Ritengo che
è stato omesso di informare, nei modi e
termini di legge e di contratto, i cittadini e gli esercenti, le attività
commerciali, artigianali, professionali del Comune di Pietraperzia. Del disservizio denunciato, ossia della mancata erogazione
dell’acqua nelle abitazioni ed utenze tutte, i cittadini sono vittime incolpevoli di questo
enorme disagio. Per tali ragioni, sussisterebbero inadempienze personali, sia
sul piano dell’omessa comunicazione istituzionale, sia in relazione alle
mancate azioni atte ad evitare l’interruzione di pubblico servizio, sia alla
fuorviante e falsata comunicazione istituzionale della quale sono destinatari i
cittadini pietrini tutti. Perché il Comune non ha impiegato uomini e mezzi a
supporto dell'attività di erogazione? Ad oggi siamo di fronte ad un disservizio
che non è più tollerabile. Perché alcune zone del paese sono ancora lasciate a
secco? E' alquanto assurdo che alcune comunicazioni siano state fatte solo
tramite messaggi informatici. Appare alquanto assurdo che
un’amministrazione pubblica, non abbia avvisato pubblicamente il perdurare
della vicenda che ha provocato non pochi disagi a persone, malati ed altri.
Appare, altres, strano rilevare che si
pensi molto di più ad avvisare con ogni mezzo possibile quando si tratta di
obbiettivi amministrativi raggiunti con Siciliacque, che avvisare la
cittadinanza per determinati disservizi ed interruzioni di un pubblico servizio
come l’acqua.
La sottoscritta, nel segnalare la situazione
di disagio per la popolazione che si è vista privare di un pubblico servizio
evidenziando altresì che tali disservizi non si sono mai verificati in passato,
non può che esprimere timore per quella che appare una preoccupante svista ed
una mancanza di sensibilità nella gestione della cosa pubblica. Perché non sono
stati avvisati pubblicamente i residenti di razionalizzare i consumi, evitando
gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dalla interruzione
idrica?. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per
evitare eventuali disagi.
Ritengo che si debba accertare se il
soggetto gestore abbia adottato tutti i provvedimenti utili, atti ad evitare il
disservizio ed abbia avvisato l’amministrazione Comunale dei lavori previsti,
di che lavori si tratti e se gli stessi possano anche rischiare di apportare
modifiche alla qualità dell’acqua potabile.
Sono gravi, dunque, le responsabilità
di, chi gestisce il servizio, di chi dispone la chiusura delle condutture, di
chi non si fa carico di avvisare gli utenti e, di fronte ad una situazione che
si sta perpetuando nel tempo, non provvede ad emanare un’ordinanza diretta a
regolamentare la distribuzione dell’acqua tale da garantire l’erogazione per
uso domestico. La questione è di una delicatezza estrema e meritevole di un
approfondimento anche giudiziario per accertare ogni ed eventuale violazione di
legge da parte di quanti avrebbero dovuto garantire la regolarità del servizio
di erogazione dell’acqua per uso umano".
Enza Di Gloria