Riconoscimento onorifico a
Giuseppe Chiolo per la sua partecipazione allo Zecchino d’Oro
CONSIGLIO COMUNALE
Michele Laplaca, Giuseppe Chiolo, Antonio Bevilacquia
PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale all’unanimità ha
festeggiato Giuseppe Chiolo che allo Zecchino d’Oro dell’Antoniano di Bologna ha
conquista il primo posto della
classifica Web tra i dodici concorrenti partecipanti con 75 mila segnalazioni.
A
Giuseppe a nome del consiglio il sindaco Antonio Bevilacqua ha consegnato una
targa di argento creata dall’incisore Angelo Barresi. Nella targa argentea si
legge: “L’amministrazione ed il consiglio comunale conferiscono questo
riconoscimento al piccolo Cantante pietrino Giuseppe Chiolo vincitore dello
“Zecchino d’Oro 2016” nella categoria Web con la canzone “Cerco un Circo” per
aver dato - con la sua presenza vivacità ed allegria - lustro al proprio
paese”.
La
canzone dà risalto alla bellezza del creato ed invita al rispetto della flora
e la fauna. Giuseppe è stato scelto in
una selezione di 36 mila cantanti e nella esibizione finale a Bologna ha mandato
tutti in visibilio. A fine esibizione ha osannato “Viva Pietraperzia e viva la
Sicilia”. Presenti in consiglio il padre Filippo, il fratello Lorenzo e la
madre Silvia Romana, professoressa in lettere classiche e consigliere comunale
del PD. Nella Kermesse sono intervenuti, il presidente del consiglio Rocco
Miccichè, il sindaco Antonio Bevilacqua, ed i capigruppo Patrizia Friscira ed
Antonio Viola, che hanno messo in evidenza le doti canore del piccolo artista
in erba.
Giuseppe
è stato attenzionato in tutte e quattro le esibizioni al teatro Antoniano ed il
primo canale ha mandato in diretta le quattro esibizioni. Giuseppe è stato invitato
già a cantare in tre trasmissione televisive
di reti nazionali.
“Giuseppe
– ha affermato Antonio Viola – ha fatto uscire Pietraperzia dall’anonimato”; mentre
Chiara Stuppia ha affermato: “Giuseppe è un piccolo talento geniale che pur con
i suoi sette anni ha tracciato un avvenire di sicuro successo”.
La
madre Silvia Romano ha concluso: “Certamente abbiamo fatto tanti sacrifici;
siamo stati per quattro volte all’Antoniano; ma siamo emozionati per la ridondanza
che ha dato a Giuseppe tutto il paese”.
Giuseppe Carà