Intervento della protezione civile per le raffiche di
vento
IL RESPONSABILE
DELLA PROTEZIONE CIVILE
GIUSEPPE DI GLORIA
DETTO IL BARONE
PIETRAPERZIA. Il funzionario locale della protezione civile Giuseppe Di Gloria d’intesa con la protezione
civile provinciale e regionale ha diramato un documento di prevenzione a causa
delle fortissime raffiche di vento che hanno colpito per tutta la mattinata di
ieri il centro abito e le contrade di Pietraperzia. Il sindaco che è
responsabile numero uno della protezione civile ha diramato la comunicazione
tramite la comandante dei vigili urbani Giovanna Di Gregorio. Il vento
fortissimo, comunicano, ha raggiunti 70 Km all’ora. Non ci sono stati danno a
persone, animali o cose. Qualche tegola sporadica è volata da qualche tetto, ma
è stata innocua.
Nel documento di diffusione
popolare si legge: “Considerato il forte vento che sta soffiando, vi invitiamo
a seguire le linee guida fornite dalla protezione civile: "In ambiente
esterno”.
Poi vengono declinate i punti
cardini del comportamento: A) Se ti trovi alla guida di un’automobile o di un
motoveicolo presta particolare attenzione perché le raffiche tendono a far
sbandare il veicolo, e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o
fare una sosta.
B) Presta particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli
all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono
i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande
superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando
l’intensità non raggiunge punte molte elevate.
In conclusione vengono indicate i
soggetti a rischio e si afferma: In generale, sono particolarmente a rischio
tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o
tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali
temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le
assicurazioni.
Per la casa si suggerisce: “Sistema
e fissa opportunamente tutti gli oggetti che nella tua abitazione o luogo di
lavoro si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano
di essere trasportati dalle raffiche (vasi ed altri oggetti su davanzali o
balconi, antenne o coperture/rivestimenti di tetti sistemati in modo precario, ed
altro)".
Giuseppe Carà