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martedì 4 aprile 2017

LETTERA DEL PARROCO DELLA CHIESA MADRE DI PIETRAPERZIA DON OSVALDO BRUGNONE ALLA COMUNITA' DI PIOLTELLO - MILANO NEL CINQUANTESIMO DE LU SIGNURI DI LI FASCI



Lettera del Parroco Osvaldo Brugnone alla comunità “Lu Signuri di li Fasci”  di Pioltello
 Il Parroco della Chiesa Madre di Pietraperzia

 DON OSVOLDO BRUGNONE ED IL VESCOVO ROSARIO GESANO
Designato dal Vescovo quale Parroco della Chiesa Madre di Pietraperzia, colgo l’occasione per porgere a tutti un cordiale e affettuoso saluto.
La mia assenza è dovuta a impegni pastorali, spero quando prima di venirvi a trovare per conoscere e ammirare la bella comunità pietrina che cura con attenzione e devozione la tradizione, frutto di un tramandare da padre a figlio.
Ormai conosco l’ambiente di Pietraperzia da quasi sette anni, da novello diacono e poi da presbitero fino al 2015 il Vescovo mi manda come vicario parrocchiale in Chiesa Madre, aiutando il parroco don Giuseppe Rabita in tutte le attività pastorali. Dopo un anno e più di parrocato alla Madonna delle Grazie, il Vescovo mi chiede, in seguito alla nomina di direttore della Segreteria Pastorale di don Giuseppe, di assumere l’ufficio di parroco della Chiesa Madre. Nonostante la mia giovane età e per il gravoso impegno, ho accettato con gioia ma nello stesso tempo fiducioso di trovare una comunità viva e ricca di spirito di servizio.
Non essendo pietrino, ma oriundo nella vicina Barrafranca, in questi anni ho potuto sperimentare una forte devozione al nostro “Signore di li fasci”, una devozione che si estende non solo nel paese di Pietraperzia, ma anche in molti paesi della Sicilia e non solo.
L’impegno della Confraternita Maria Santissima del Soccorso, con il suo governatore Giuseppe Maddalena, ha fatto si, che la processione del Venerdì Santo a Pietraperzia, dopo un lungo e fruttuoso lavoro del mio predecessore, don Giuseppe Rabita, uomo con lo sguardo profondo e attendo alla tradizione e alla storia pietrina, ha reso il nostro “Signore di li fasci”, centro di ammirazione per i tanti turisti che ogni anno vengono ad ammirare la nostra processione.
Dico nostro, perché ormai mi sento di appartenere appieno a questa comunità, ricca di storia e tradizione. Immagino anche voi, dopo cinquant’anni dalla nascita del comitato del venerdì santo, la storia e la tradizione tramandata da padre a figlio… vedo un'unica comunità, in due paesi ma una in unione al Signore Crocifisso e Risorto.
Noi siamo, quello che abbiamo ricevuto, voi avete ricevuto dai vostri avi la ricchezza di essere stati ascoltatori e custodi di una tradizione che ci fa essere uniti. Anche voi, i presenti siete chiamati a trasmettere ai vostri figli questo meraviglioso dono, che innanzitutto è la fede in Cristo Gesù, una fede che viene coltivata attraverso l’ascolto della Parola di Dio e attraverso lo sguardo fisso sulla Croce, nostra unica speranza.
Con un affettuoso augurio di una Santa Pasqua, invochiamo tutti insieme: “pietà e misericordia Signuri”, in attesa di entrare anche noi a far parte un giorno nella Gerusalemme celeste.
Don Osvaldo William Brugnone