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lunedì 10 aprile 2017

MOSTRA PASQUALE DELL'ARCHEOCLUB AL TEAATRO COMUNALE

Mostra fotografica “Lu Signuri di Li Fasci”

  LA TILEDDA DI SAN NICOLA
 
PIETRAPERZIA. Aperta mostra fotografica su “Settimana Santa a Pietraperzia” a cura dell’Archeoclub d’Italia sede di Pietraperzia.
Si è inaugurata giorno sabito sera presso il Teatro Comunale di Pietraperzia, la mostra di illustrazioni dell’artista e grafico Nicolò Speciale dal titolo “La Settimana Santa a Pietraperzia” a cura dell’Archeoclub d’Italia di Pietraperzia.
“Un progetto – afferma il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi - che scandisce i momenti della Settimana Santa e ne fa racconto sequenziale, utile per lo sguardo esterno dei forestieri e introspettivo per chi conosce queste tradizioni da sempre”.
“Le dodici stampe – continua Rapisardi - fanno da cornice a un antico telo quaresimale, detto Tilèdda, ritrovato proprio dall’Archeoclub locale nella chiesa di San Nicolò in occasione dell’annuale manifestazione “Chiese Aperte - 2015”, purtroppo compromesso da una lacerazione dovuta alla  piegatura della stoffa ed alla corrosione dell’umidità, ma integra nella sua imponenza, databile nella prima metà del 1800. Raffigura la deposizione del Cristo dalla croce, in tinte monocromatiche. Misura 5 x 6,5 metri circa, ed è composto da 6 teli di 90 centimetri circa, uniti fra di loro da una doppia cucitura. Il tessuto è formato da canapa e lino, probabilmente provenienti da coltivazioni locali e tessuto con un telaio manuale”.
“Quella in mostra conclude Andrea Rapisardi -  è una Tilèdda con tutti i requisiti validi a ritenerla in linea con la tradizione siciliana: la tela della Passione, o velo quaresimale, o panno della fame (dal tedesco Hungertuch), consisteva in una grande tela dipinta, con misure adeguate al presbiterio della chiesa, con scene della Passione di Cristo esposta durante la Quaresima e rimossa con il rito de “a calata d’a tilèdda”, che prevedeva l’improvviso disvelamento del presbiterio durante la veglia pasquale al pronunciamento del Gloria, per rappresentare in modo scenografico la resurrezione di Cristo”. La mostra è fruibile gratuitamente sino al giorno 16 aprile.
Giuseppe Carà