Grossi problemi in nettezza urbana
IL CAPOGRUPPO GRILLINO
PATRIZIA FRISCIRA
IL PRIMO CITTADINO
PIETRAPERZIA. Da oltre un mese il servizio di nettezza urbana procede a
rilento ed a singhiozzo a causa della notevole carenza di personale. Infatti,
dal primo marzo il cantiere è praticamente dimezzato, contando solamente otto
unità su un organico previsto di sedici. Si tratta di una situazione
paradossale ed incomprensibile proprio mentre tutti i cittadini si lamentano
del costo esorbitante del servizio, in gran parte dovuto al numero spropositato
di dipendenti assunti in passato. Questo paradosso è stato lamentato dal
sindaco Bevilacqua che la scorsa settimana ha provveduto ad inviare apposita e
dettagliata diffida al commissario straordinario Sonia Alfano, nel frattempo
dimissionaria. Nella missiva Bevilacqua segnala i gravi rischi
igienico-sanitari cui espone il parziale disservizio e ricorda che con nota
delle scorso 29 settembre lo stesso commissario straordinario aveva comunicato
al comune che dal primo ottobre si intendeva revocato il rapporto di comando di
5 dipendenti comunali in servizio presso l'Ato fin dalla sua costituzione nel
2004, con l'espressa motivazione per cui il servizio sarebbe stato assicurato
con i dipendenti della società EnnaEuno. In realtà, rammenta Bevilacqua, quella
revoca era stata disposta dall'oggi al domani per permettere di far fronte
all'esubero di personale causato dalla stessa gestione commissariale Ato, che
aveva rifiutato di mettere gli operatori del cantiere di Agira a disposizione
della ditta cui era stato affidato il servizio in quel Comune. Così, da ottobre
fino allo scorso febbraio, 4 lavoratori di Agira si sono recati a lavoro a
Pietraperzia. Se non che, dal primo marzo, senza alcun preavviso e senza alcuna
comunicazione nemmeno informale, questi lavoratori hanno ripreso a lavorare ad
Agira, mentre i dipendenti del comune di Pietraperzia non sono stati riassunti.
A tutto ciò si è sommata la triste coincidenza del prematuro decesso di due
operatori, con la conseguenza che a lavorare a Pietraperzia sono rimasti sono 9
lavoratori, di cui un sorvegliante con mansioni non manuali. Per questo il
sindaco con la sua missiva inviata anche al Presidente della Regione, al
Prefetto ed al presidente della commissione ambiente all'Ars, ha diffidato la
gestione commissariale dell'Ato di provvedere immediatamente a riportare a
normalità la situazione. Gli fa eco il capogruppo dei grillini in consiglio
comunale, Patrizia Friscira, che tuona: "a breve porteremo in Consiglio la
delibera per la determinazione del costo del servizio e delle tariffe e
sicuramente scomputeremo il costo dei sette stipendi dei lavoratori non
pervenuti. Forse qualcuno gode del disservizio causatoci, ma per certo
pagheremo solo per quello che ci viene offerto".
Giuseppe Carà