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martedì 13 marzo 2018

Riparte il progetto mini guide per la Settimana Santa ai monumenti nostrani


Riparte il progetto mini guide per la Settimana Santa ai monumenti nostrani
 Angelo del Castello
 CHIESA DEL ROSARIO
  
PIETRAPERZIA. Per il secondo anno riparte il progetto di “Mini Guide” per i ragazzi della terza media con una intesa tra il dirigente dell’istituto  comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” Giuseppe Ferro e le associazioni culturali locali Archeoclub, Pro Loco, Sicilia Antica e “Gli Amici della Biblioteca”. Il progetto è stato titolato  "Alla scoperta del territorio". Per la scuola media il progetto vede impegnate gli insegnanti di lingue e di materie letterarie. I ragazzi e gli insegnanti saranno impegnati per il periodo pasquale per tutti i gruppi turistici ed anche per i consolidati cento camperisti. Il team operativo fornirà le  mine guide  a tutti quelli che avranno il piacere di visitare le  magnifiche chiese e il Chiostro di Santa Maria e conoscere anche tutta la realtà storia locale.
“La valorizzazione e la conoscenza del nostro territorio – afferma il vicario Salvatore Mastrosimone - e di tutti i nostri beni culturali è necessario che inizi a divulgarsi durante il periodo scolastico. Siamo sicuri che anche quest'anno i ragazzi faranno tesoro di questa esperienza”.

Ringraziamo l'associazione Archeoclub di Pietraperzia – afferma l’assessore Chiara Stuppia -  che già ha tenuto alcuni incontri formativi e le altre associazioni che stanno collaborando per la buona riuscita del progetto”.

“I ragazzi – afferma il presidente dell’Archeoclub Andrea Rapisardi – sono stati molto recettivi e sono entusiasti per questa esperienza didattica. Il progetto "Alla scoperta del territorio" ha una valenza culturale perché rende gli alunni responsabili dei beni storici di cui è ricco il paese. Il paese ha una valenza per le realtà preistoriche di Rocche, Runzi, Tornabè e Cerumbelle per la famosa Piramide. Inoltre vi è una realtà medioevale molto ricca il cui punto di riferimento è il castello Barresi e piazza Terruccia”.

Giuseppe Carà