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giovedì 15 marzo 2018

Solidarietà istituzionale agli extracomunitari ospitati nella casa canonica cittadina


Solidarietà istituzionale agli extracomunitari 


I sindaci e gli extracomunitari


PIETRAPERZIA. Solidarietà istituzionale ai 21 extracomunitari che sono ospitati nella casa canonica del clero in via Barone Tortorici con la presenza di alcuni sindaci di Sicilia.  Sulla loro presenza a Pietraperzia il paese si è diviso. Mentre il mondo cattolico subito ha dato solidarietà sostenendo l’azione del vescovo Rosario  Gisana che aveva ricevuto l’invito del prefetto Rosaria Leonardi  per l’accoglienza. Molto efficace è stata l’azione dell’amministrazione comunale con il sindaco Antonio Bevilacqua in prima linea ed anche le forze dell’ordine.  La vicenda ha avuto un atto intimidatorio e mafioso: nei primi giorni della loro presenza a Pietraperzia  durante la notte alla finestra di Via San Giuseppe fu sparato un colpo di lupara a pallettoni. In atto il consiglio di sicurezza provinciale ha definito la scorta all’edificio ed ai giovani H24. Inoltre il sindaco ha fato installare  le telecamere per tutto lo stabile.

       L’associazione che gestisce i 21 extracomunitari  è “Don Bosco 2000”, molto qualificata nel sociale e nel mondo cattolico. Non si capisce la fronda irrazionale alla filantropica iniziativa.

       Alcuni sindaci di Sicilia sono venuti a Pietraperzia a portare la solidarietà agli extracomunitari.

       Il sindaco Antonio Bevilacqua dichiara: “Un ringraziamento particolare va ad Anna Alba, sindaco di Favara, a Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, a Pippo Purpura, sindaco di Gammichele e a Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria, che hanno fatto visita ai giovani richiedenti asilo da poco in città e vittime del grave attentato intimidatorio tempo addietro”.

       Molte iniziative spontanee sono sorte in campo locale che hanno organizzato delle festicciole per i ragazzi. Nonostante le polemiche iniziali tutto procede in modo sereno. Un ruolo importante ha avuto mons. Osvaldo Brugnone, vicario foraneo e parroco della Chiesa Madre per le numerose iniziative a favore dei giovani per inserirli in un contesto sociale”.

Giuseppe Carà