Solidarietà istituzionale
agli extracomunitari
I sindaci e gli extracomunitari
PIETRAPERZIA. Solidarietà istituzionale ai 21
extracomunitari che sono ospitati nella casa canonica del clero in via Barone
Tortorici con la presenza di alcuni sindaci di Sicilia. Sulla loro presenza a Pietraperzia il paese si
è diviso. Mentre il mondo cattolico subito ha dato solidarietà sostenendo
l’azione del vescovo Rosario Gisana che
aveva ricevuto l’invito del prefetto Rosaria Leonardi per l’accoglienza. Molto efficace è stata
l’azione dell’amministrazione comunale con il sindaco Antonio Bevilacqua in
prima linea ed anche le forze dell’ordine. La vicenda ha avuto un atto intimidatorio e
mafioso: nei primi giorni della loro presenza a Pietraperzia durante la notte alla finestra di Via San
Giuseppe fu sparato un colpo di lupara a pallettoni. In atto il consiglio di
sicurezza provinciale ha definito la scorta all’edificio ed ai giovani H24.
Inoltre il sindaco ha fato installare le
telecamere per tutto lo stabile.
L’associazione
che gestisce i 21 extracomunitari è “Don
Bosco 2000”, molto qualificata nel sociale e nel mondo cattolico. Non si
capisce la fronda irrazionale alla filantropica iniziativa.
Alcuni
sindaci di Sicilia sono venuti a Pietraperzia a portare la solidarietà agli
extracomunitari.
Il
sindaco Antonio Bevilacqua dichiara: “Un ringraziamento particolare va ad Anna
Alba, sindaco di Favara, a Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, a Pippo Purpura,
sindaco di Gammichele e a Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria, che hanno fatto
visita ai giovani richiedenti asilo da poco in città e vittime del grave
attentato intimidatorio tempo addietro”.
Molte
iniziative spontanee sono sorte in campo locale che hanno organizzato delle
festicciole per i ragazzi. Nonostante le polemiche iniziali tutto procede in
modo sereno. Un ruolo importante ha avuto mons. Osvaldo Brugnone, vicario
foraneo e parroco della Chiesa Madre per le numerose iniziative a favore dei
giovani per inserirli in un contesto sociale”.
Giuseppe Carà