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mercoledì 30 marzo 2016

DOMENICA TRE APRILE FESTA DI SAN VINCENZO PATRONO DEI MURATORI



La festa di San Vincenzo

 UN MOMENTO DELLA PROCESSIONE

 PIETRAPERZIA. Il governatore del comitato della festa di San Vincenzo, geometra Vincenzo Taibi   rende pubblico che la festa del santo patrono dei muratori sarà domenica prossima.
        La festa sarà preceduta da un triduo di preparazione che sarà predicata dal novello parroco William Osvaldo Brugnone. Il triduo inizia domani nella chiesa del Rosario da poco aperta al pubblico dopo trent’anni di restauro. Per i tre giorni del triduo è prevista la recita del Santo Rosario e la messa con la dotta omelia di don Osvaldo. Sabato a chiusura della Messa vi sarà un concerto per tromba ed organo del duo Angelo Capitano e Teresa Rapisardi. L’addobbo floreale sarà offerto da Vincenzo Cestaro; domenica a chiusura della processione saranno offerte  “Le Rose di San Vincenzo” alle signore presenti.
       Domenica sveglia con spari di bombe a cannoni; alle 18,30 messa solenne animata dal coro parrocchiale. Subito dopo processione del simulacro di San Vincenzo con il seguente itinerario: Piazza Matteotti, e le vie Garibaldi, Rosolino Pilo, Umberto, La Masa. Corso Vittorio Emanuele, Stefano di Blasi, Sabotino, Verdi, Dante, Caduti di Via Fani, Viale Unità d’Italia, Marconi, Stefano Di Blasi, Barone Tortorici, Piazza Matteotti. Interverranno il sindaco Antonio Bevilacqua con la fascia tricolore  ed inoltre la giunta comunale ed i consiglieri comunali.
Sulla biografia del santo Don Osvaldo scrive:  Vincenzo va da una città all'altra, da un paese all'altro attraverso tutta l'Europa, montato su un semplice somarello, in inverno come in estate, il bell'abito dei domenicani lungo fino a terra a coprire i suoi piedi nudi. Come Gesù è seguito da una folla immensa di poveri, di donne, di bambini, di chierici, di contadini, di teologi, di duchi e di duchesse, tutti mescolati. Nato a Valencia intorno al 1350, Vincenzo si trovò a vivere al tempo del grande scisma d'Occidente, quando i papi erano 2 e poi addirittura 3. E, suo malgrado, egli si trova al centro della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese. Seguendo da vicino il cardinale, si rese però conto che la Chiesa aveva più che mai bisogno del ripristino dell'unità e della riforma morale. Incominciò allora la sua attività di predicazione. Nel 1394 il suo protettore, il cardinale de Luna, divenuto papa con il nome di Benedetto XIII, lo nomina suo confessore, cappellano domestico, penitenziere apostolico. Egli intensifica la sua attività ma nel 1398 si ammala e ha una visione nella quale gli appare il Salvatore accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la guancia del malato e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime. Vincenzo lascia allora Avignone ed intraprende vere e proprie campagne di predicazione in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell'Anticristo e del giudizio finale. Contribuisce così in modo decisivo alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi. Morì a Vannes nel 1419. Patrono dei costruttori. Etimologia di  Vincenzo: vittorioso, dal latino. Emblema: Globo di fuoco, Stella.
Giuseppe Carà