Visualizzazioni totali

sabato 13 giugno 2015

RAGGIRAVANO ANZIANI FALSI FUNZIONARI INPS


Finti funzionari INPS ladri di anziani  soli


 MARASCIALLO GIUSEPPE CASTROVILLI


PIETRAPERZIA. I carabinieri della stazione locale del Viale Don Bosco al comando del maresciallo Giuseppe Castrovillari hanno identificato  e tenute in stato di fermo due persone che si facevano passare funzionario INPS e poi li circuivano per rubare ori e soldi. I due sono in stato di fermo e si aspetta eventuale convalida del giudice per l’arresto. I falsi ispettori INPS non sono dalla provincia di Enna, ma da una provincia lontana. Il maresciallo non ha dato le generalità perché le indagine sono aperte e si sta indagando su una eventuale banda che agisce in tutta la Sicilia.Ci si chiede come facevano ad avere le generalità delle persone che prendevano di mira; poi con abili stratagemmi li circuivano e derubavano tutti i valori che c’erano in quella casa. Anche stavolta in prima linea il capitano Rosario Scotto Di Carlo della Compagnia CC di Piazza Armerina.

       Già si parla di una diecina di pensionati visitato ed i colpi portati a segno; ma sono stati parecchi le impronte lasciate: come la stessa macchina ed identificata da qualcuno delle persone derubate. Questo assalto ai pensionati ed ai ladri di appartamenti in paese è endemico; qualche volta sono stati presi nel sacco alcuni ladri; infatti ancora in appartamento all’arrivo dei carabinieri. Per i numerosi fatti gravi portati alla luce dal maresciallo Giuseppe Castrovillari non c’è da stare tranquille: enorme quantità di droga, macchine rubate in tutta la Sicilia ed anche gli scippi che sono stati stroncati dai carabinieri.

       C’è da dire che le forze dell’ordine hanno un gran da fare ma sono presenti e si muovono con tempestività. Il maresciallo Castrovilli è certamente l’uomo della svolta ed ancora c’è tanto di sommerso gestito dai malavitosi.

       Il sindaco Antonio Bevilacqua ha diramato un proclama in cui si suggerisce agli anziani di non aprire la porta a persone sconosciute.

Giuseppe Carà