RMI. Sei mesi senza
stipendio
GLI OPERAI DEL RMI IN ASSEMBLEA
PIETRAPERZIA I venti operai del RMI (Redito Minimo
Di Inserimento) da sei mesi non ricevono lo stipendio. Il sindaco Antonio
Bevilacqua ha incontrato il bancario Giulio Tremarchi per sbloccare la parte
burocratica causa del ritardo. L’assessorato regionale al lavoro ha stanziato
in bilancio una prima somma per nove mese che è disponibile per pagare lo
stipendio. Molti comuni hanno avuto accreditato la somma; per gli operai
pietrino non sono state accreditate le
liquidazione del 2015 perché l’assessorato ancora non ha ricevuto la chiusura
della pratica del 2014; il ritardo nasce dalla liberatoria che dovrebbe
rilasciare la banca. La dottoressa
Abbate responsabile del settore pur avendo a disposizione la somma non può fare
l’accreditamento perché non ha ricevuto i documenti di conguaglio delle
mensilità del 2014 dal comune, che le attende dalla banca.
Per
ovviare questi ritardi comunica di dottor Calogero Falcone sindacalista di
categoria che i prossimi accreditamenti non avverranno tramite banche, ma nella
tesoreria comunale. Intanto Pietraperzia è uno dei pochi comuni in cui gli
operai non hanno preso la mensilità; Inoltre hanno subito due penalizzazione:
nel mese di gennaio hanno lavorato una
settimana e nel mese di maggio sono stati a riposo venti giorni.
I lavoratori lamentano
che se l’assessorato è in condizione di
accreditare le somme, sarebbe giusto chiudere questa pratica che cammina a
rilento: quindi tutto dipende dalla documentazione comunale che non arriva agli
uffici addetti regionali per i ritardi bancari.
In atto sono 20 coloro che
usufruiscono del reddito minimo di inserimento: Maria Alfieri, Santo Calandra,
Rosa Cutaia, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di Lavore, Massimiliano Di Lorenzo,
Angela Di Natale, Nunzia Incaudo, Santo Ippolito, Rosaria Mancuso, Giovanni Battista
Margani, Antonio Montedoro, Giuseppa Privitera,
Giuseppe Russo, Calogero Salamone, Filippa Spampinato, Silvana
Spampinato, Vincenzo Spampinato, Filippa Stella
e Giuseppe Vitale.
Gli
operai del RMI in Sicilia sono 1385 e sono attivi nella provincia di Enna e di
Caltanissetta, in un totale di 35 comuni. I lavoratori hanno un contratto
regionale fino al 31 dicembre del 2015.
Il RMI fu istituito a Pietraperzia nel 1999 con
delibera di consiglio comunale votata all’unanimità, nonostante le forme stridenti
tra maggioranza ed opposizione. “Questi lavoratori – afferma il sindaco Antonio
Bevilacqua - vengono impegnati in servizi sociali primari e sono un’ottima
risorsa per la vita amministrativa del comune. La loro battaglia è la nostra
battaglia; noi siamo accanto a loro in questo cammino che è di grande spessore;
perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed afflitte dalla
miseria”.
Giuseppe
Carà