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venerdì 7 gennaio 2011

Con Tortorici Cremona vogliamo dare un puntello al nostro dialetto.

Giovanni Falzone ed il cast degli attori
Cicciu Cudduzzu
 Con Tortorici Cremona vogliamo dare un puntello  al nostro dialetto.,
Pietraperzia. “Con questo recital su Francesco Tortorici Cremona detto Cicciu Cudduzzu vogliamo segnare nelle nuove generazioni un grande legame per il nostro dialetto, che alla Scuola Siciliana diede un apporto tramite i principi Barresi abitanti nell’antico maniero di cui ancora restano i ruderi, che vanno difesi e conservati”. Con questa affermazione il presidente del Circolo di Cultura, Giovanni Falzone ha aperto il  recital su Cicciu Cudduzzu a 150 anni dalla nascita. A Tortici Cremona non baste la dedica di una semplice strada, ma bisogna pensare anche ad erigere un monumento. Molto numerosa e qualificata la partecipazione. Cicciu Cudduzzu grande poeta nostrano apparteneva a nobile famiglia e suo padre, si dice facesse il giudice. Le sue ossa risposano nella tomba gentilizia della baronia  Tortorici. L’interveto dello scrittore Filippo Marotta ha calato il grande personaggio nel realtà del tempo  ribadendone la dimensione sociale. Il recital ha visto declamare  Giovanni La Manica,  Luciano Belverde,  Giuseppe Maddalena,  Giuseppe Rabita, Giovanni La Monica,  Caterina Maddalena, Luciano Belverde, Giuseppe Maddalena.
Una menzione speciale è stato fatto per Luciano Belverde che ha custodito tutte le pubblicazione del grande poeta e ne permesso la ristampa. L’archivio di Belverde è il più completo per la storia del paese, perché conserva  un grande patrimonio della tradizione.
Ha avuto momenti lirici esaltanti il duetto “Don Liboriu e Mena” mirabilmente recitato dalla professoressa Caterina Maddalena e dal dottor Giovanni La Monica, grande cultore di Cicciu Cudduzzu. Infine il presidente Giovanni Falzone ha fatto notare l’assenza dei giovani a cui ha rivolto un  appello, ma sono stati numerosissimi gli anziani che ancora non hanno perduto la parlata “Pirzisi”.
Cicciu Cudduzzu ha una vasta produzione e le opere più famose sono:  “Componimento in versi siciliani”, “Fogli di ficu”, “Aranci di ‘nterra”, “Fiori e frane nel campo dei moralisti”, “Vipera fra le rose”, “Miscellanea”.
Il presidente Falzone ha annunziato a chiusura che il 27 gennaio prossimo saranno presentate le opere della poetessa Angela Vitale.
Giuseppe Carà