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lunedì 17 gennaio 2011

Giornata sacerdotale con Amedeo Cencini

Don Angelo Passaro ed Amedeo Cencini
 Giornata sacerdotale con Amedeo Cencini
PIAZZA ARMERINA.  Come di consueto ogni secondo venerdì di mese a Montagna Gebbia si è tenuta la “giornata sacerdotale” a cui hanno partecipato quasi tutti i sacerdoti della diocesi che sono 103, i religiosi ed i diaconi. Ha diretto i lavori don Angelo Passaro, vicario episcopale per la formazione del clero, in sostituzione del vescovo Michele Pennisi, che era impegnato alla Kore di Enna, per il conferimento della laurea honoris causa al patriarca di Gerusalemme. Le riflessione sono state dettate da Padre Amedeo Cencini, prete e scrittore di fama nazionale. Don Amedeo è religioso canossiano, è formatore, insegnante alla Pontificia Università Salesiana a Roma e allo Studio Teologico San Zeno di Verona, è anche psicoterapeuta. Autore di numerose pubblicazioni per tante case editrici, privilegiando “Editoriale Paoline”. Animatore di pastorale giovanile e vocazionale ha pubblicato “Religiosi 2000 e Figli in cielo. Specializzato in psicoterapia analitica, svolge attività di consulenza, di relatore su tematiche legate all’ambito formativo e di insegnamento in Italia e all’estero. Dal 1995 è consultore della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.
         Tema della giornata è stato: “educare alla vita come vocazione”. Dopo un’ora di adorazione nella cappella del seminario e la riflessione mistica di Padre Amedeo, nel salone delle conferenze c’è stata la sua dotta lezione di orientamento, che indica una pista al prete di oggi, che è soggiogata dal “Relativismo etico”. Le riflessioni hanno mandato in visibilio tutto l’uditorio, date le proposte innovativa per l’orientamento pastorale del mondo di oggi. La sua riflessione forte è stata sostituire all’aforisma “Epoca  post cristiana”, bensì “Epoca precristiana”, nel senso che vi sono tutti gli elementi affinché si possa annunziare una messaggio di salvezza all’uomo contemporaneo, stretto dalla morsa dell’agnosticismo”. Dopo le riflessioni teologiche molti sacerdoti si sono intrattenuti in un incontro conviviale offerto dal vescovo monsignor Pennisi.
Giuseppe Carà