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mercoledì 26 gennaio 2011

Kermesse su Angela Vitale - 27 gennaio2011

LA POETESSA ANGELA
 Kermesse su Angela Vitale-
Oggi La professoressa Rosetta Corvo docente di italiano e latino nei licei presenterà la poetessa Angela Vitale e la sua poetica e come corollario vi sarà un recital di poesia della grande poetessa,  che sintetizzò la sua poetica con il seguente aforisma: “La poesia campo fecondo dello spirito, a chi dello spirito ne tiene il culto”. La manifestazione si terrà alle ore 18 nel salone del convento di Santa Maria. I brani lirici saranno declamati dagli artisti Caterina Corvo, Eva Imprescia e Vitale Vancheri. I lavori saranno introdotti dal dottor Giovanni Falzone  presidente del Circolo di Cultura e dal Parroco Filippo Marotta, direttore del periodico “Pietraperzia”. Nel contesto della serata sarà presentato un saggio su Angela Vitale dello scrittore Pino Giuliana, parroco a Riesi, il quale è stato cappellano della matrice del paese e sarà  Pino Rabita a presentare il grande saggista. Padre Marotta presenterà le emozioni  suscitate in lui dalla poetessa Angela Vitale. Ad epilogo della serata interverrà Pino Giuliana, che presenterà il suo saggio sulla poetessa. Nella Kermesse sono stati previsti  intermezzi  musicali di Arcangelo Di Vita, Graziana Crinò, Serah Mastrosimone e Maria Tertesa Giuliana. Il saggio di Giuliana sarà messo in vendita ad offerta libera ed il ricavato sarà destinato ad un’opera alla memoria della poetessa. Angela Vitale compì i suoi studi al magistero di Roma dove fu alunna e collega di Giovanni Verga.
         Pino Giuliana nel suo “Ritratto di un’anima” scrive: “L’anima è Angela Vitale che nello specchio della poesia riflette il suo ritratto con le emozioni, i sentimenti, le piccoli e grandi passioni, i sogni. le delusioni le realizzazioni, l’immagine riflessa pur nella malinconia di chi si scopre sempre imperfetta, ha una forte corporeità. e negli eventi quotidiani semplici o complessi non svanisce ma si accresce in intensità. Ci si può ritrovare nei suoi contorni pur con sfumature diverse. Infatti, se nello specchio lucente e non opaco della vita ognuno sì guarda, non distrattamente, vedrà il ritratto di lei moltiplicarsi come foto-grammi nei tanti volti che l’ammirarono e ritroverà se stesso”.
Giuseppe Carà