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sabato 22 gennaio 2011

Palazzo del Governatore un’occasioneperduta. Inserito nel piano delle opere pubbliche


Il dottor Giovanni Falzone Presidente Circolo di Cultura
EN!CARAG – 60 Righe. Palazzo del Governatore un’occasione perduta. Inserito nel piano delle opere pubbliche.
PIETRAPERZIA. Un finanziamento avuto per l’intervento del senatore Mirello Crisafulli di 812 mila euro sul consolidamento del Palazzo del Governatore si è perduto irreparabilmente per mancanza di presentazione del progetto definitivo perché non si riuscì ad affidare l’incarico al progettista, che era Dario Palascino, ma che poi per una nuova norma l’incarico doveva essere affidato per pubblico concorso.
IL nuovo consiglio comunale su proposta dell’amministrazione Emma l’ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Il problema è stato risollevato dal presidente del Circolo di Cultura, Giovanni Falzone con il calendario pubblicato del nuovo anno sui beni culturali che sono in fase di deterioramento. Il Palazzo del Governatore è la testimonianza della vita rigogliosa nel medioevo  con l’antico maniero il Castello Barresi.
Sul palazzo del governato nel primo progetto di richiesta di finanziamento si legge: “Questo monumentale palazzo stile rinascimentale sorge in piazza del Carmine ed è ridotto molto male per la sua vetustà. Se non si interviene opportunamente, sarà cancellato dalla memoria storica del paese. Del palazzo si possono notare la facciata a sud e ad ovest, con una grandissima balconata d’angolo sorretta da mensoloni in pietra arenaria come i portali, con sculture antropomorfe e fogliami. Non se ne conosce la data d’erezione e tanto meno l’architetto, ma è dato pensare essere opera di murifabbri locali. Al "Palazzo del Governatore", – questo è il nome con cui è conosciuto il monumentale edificio, - si accede dal lato ovest. L’androne era formato con colonne; che ancora si ammirano nelle pareti. La scala, che porta sopra, è molto bella, e nella seconda rampa s’apre ad un cortiletto (a destra) da  cui prende luce, tramite graziose colonnine. Il portale d’ingresso è quattrocentesco. Gli stipiti, l’architrave e la soglia, in pietra scura, danno un aspetto severo e di bell’effetto architettonico. L’anticamera, come le molte altre stanze, sono pavimentate in cotto smaltato, forse della stessa epoca. In questo palazzo sedevano il Capitano di Giustizia, il Governatore ed altri notabili, per curare gli interessi del popolo e del principe. Uscendo dal Palazzo del Governatore, sulla destra si può ancora ammirare l’avanzo di un arco; fa pensare che fosse la porta di recinzione delle mura medievali del castello”.
        Giuseppe Carà