Maria Rosa Giusa presidente consiglio
Consiglio comunale sull’inquinamento di Pasquasia. Foto.
PIETRAPERZIA. Il presidente del consiglio Maria Rosa Giusa ha convocato il consiglio comunale sull’inquinamento alla miniera di Sali potassici Pasquasia che è diventato un caso mondiali tra i tanti disastri ecologi della natura. La seduta si terrà martedì prossimo alle ore 18 ed il consiglio è stato richiesta dall’amministrazione del sindaco Emma.
Si è invocata la presenza di tutti coloro che hanno attinenza con l’inquinamento: il presidente Silvio Berlusconi il governatore Raffaelle Lombardo, il presidente della provincia Pippo Monaco, il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, tutti i sindaci della provincia di Enna e quello di Caltanissetta. Infine sono state tenute in considerazione tutte le autorità sanitarie a livello Nazionale e provinciale. Tra i primi a ricevere l’invito c’è il prefetto di Enna Perrotta. Le deputazioni nazionali e regionali della provincia di Enna.
A focalizzare il problema di questo disastro sono stati i giovani di Polites che hanno pubblicato un arguto documento dove tra l’altro affermano: “Riparte la produzione a Pasquasia, l’olio dielettrico, corso per assaggiatori. Alla faccia di tutti gli auguri l’anno nuovo comincia bene. Da qualche giorno le cronache locali riportano la notizia di una allarmante inquinamento di circa due tonnelate di olio dielettrico (“olio a base minerale impiegato in trasformatori, interruttori, condensatori, reostati ed in molte altre applicazioni elettrotecniche”) che da oltre un mese si è riversato liberamente per migliaia e migliaia di litri nei terreni intorno alla miniera che potrebbe anche avere interessato la falda acquifera. Si tratterebbe di un prodotto non solo altamente inquinante ma addirittura “cancerogeno”. Questo riversamento sarebbe accaduto all’inizio di dicembre e nessuno ne ha parlato se non da qualche giorno. E nel frattempo noi tutti al solito tranquilli e contenti a mangiare panettone e a bere spumante e a farci gli auguri. E per il vero anche ora continuiamo a stare belli e sereni, salvo poi lamentarci e sproloquiare quando, tra qualche tempo, qualcuno di noi si ammalerà di tumore e morirà di cancro. E allora ci meraviglieremo ancora una volta di come ciò possa accadere in una terra come la nostra, bellissima ed incontaminata”.
Giuseppe Carà