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martedì 4 febbraio 2014

ASSISTENZA FAMIGLIE DISABILI


Assistenza domiciliare integrata


 IL PRIMARIO LUIGI GUARNERI
 
PIETRAPERZIA. L’assessore all’assistenza sociale Tina Scivoli afferma: “Dopo un duro lavoro di programmazione e coordinazione, il sindaco Emma comunica che può finalmente partire per i cittadini del comune di Pietraperzia il servizio A.D.I. (assistenza domiciliare integrata), tramite i piani di zona socio sanitari. Anziani con difficoltà sociali e di salute potranno beneficiare dell'importante servizio”.
“Mi sono – continua l’assessore Scivoli - recata alla riunione tenutasi giovedì scorso a Piazza Armerina, con delega ai servizi sociali; presente anche la dottoressa Giovanna Di Gregorio, caposettore. Oltre 700.000 euro sono stati assegnati al Piano di zona del Distretto socio – sanitario 24, che insieme al comune capofila di Piazza Armerina è formato dai comuni di Aidone, Barrafranca e Pietraperzia”.
“Sono state ripartite – continua il sindaco Enzo Emma -  dall’assessorato regionale al lavoro e alla famiglia le somme provenienti dal Fondo Nazionale delle politiche sociali destinate ai distretti socio-sanitari per i piani di zona 2013-2015. Il Distretto socio sanitario n. 24 Piazza Armerina, formato da quattro Comuni con una popolazione residente complessiva di 48.927 persone, ha ottenuto l’assegnazione di una somma totale pari a 728.881 euro. Nello specifico il 70% della intera somma (513.496 euro) è stata assegnata in relazione al numero di abitanti, ed il 28 per cento (215. 384 euro) per il numero dei Comuni. Per il Distretto Socio – Sanitario 24 quello in corso è il terzo Piano di Zona approvato dalla Regione. A seguito della pubblicazione del finanziamento nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, del 10 gennaio scorso, le attività del Piano del Distretto Socio Sanitario 24 diventeranno operative”.
“E’ stata la legge quadro 328 del 2000 – conclude l’assessore alla sanità Luigi Guarneri, vice sindaco, a introdurre lo strumento del Piano di zona per l’intervento integrato dei diversi soggetti istituzionali e comunitari nei settori del disagio sociale in tutte le sue forme. Accanto alle problematiche tradizionali il terzo Piano di Zona sta affrontando anche esigenze che sono emerse in questi anni, come le nuove povertà, le dipendenze da alcol e gioco d’azzardo e l’integrazione degli immigrati”.
Giuseppe Carà