Visualizzazioni totali

sabato 8 febbraio 2014

IL CHIELLO RITORNA AGLI ANTICHI FASTI


Presentata al sindaco la nuova realtà del Chiello

LA PRESIDENTE ROSA ROVETTA RICEVUTA LA PRIMO CITTADINO ENZO EMMA
 
PIETRAPERZIA. L’associazione “”Pro Chiello”tramite la sua presidente Rosa Rovetto ha presentato al sindaco Enzo Emma il nuovo assestamento dell’ospedale piazzese.
       L’incontro si è svolto nella sala del sindaco e la relazione illustrativa della nuova realtà del “Michele Chiello” è stata tenuta dalla presidente  Rosa Rovetto.
       L’iniziativa nasce dal fatto che il comune di Pietraperzia appartiene al distretto sanitario di Piazza Armerina; molti servizi del poliambulatorio sono coniugati con il comune capofila che ha compiti di coordinamento e  la coordinatrice è la dottoressa Lucia Rubicondo.
       Una grande conquista è stata, che l’ospedale di Piazza Armerina continuerà a far risplendere la sua fiaccola luminosa. La decisione è venuta fuori dal piano di politica regionale che ha rimodulato il nuovo piano della rete ospedaliera
       IL comitato “Pro Chiello” formato da nove membri (Rosa Rovetto presidente, Massimo Di Seri vice presidente, Salvatore Arena, Giuseppe Cinardo, Innocenzo Di Carlo,  Erika Fabiano, Carmelo Gagliano, Daniela Gagliano e Giuseppe Grillo) ha diramato una campagna distrettuale per notificare i servizi  del “Chiello”.
       Servizi sanitari garantiti G24: pronto soccorso ed accettazione, blocco operatorio, centro trasfusionale, laboratorio analisi, radiologia tradizionale + TAC.
       Unità operative attive per ricovero H24: chirurgia generale + attività ambulatoriale;  medicina e lungodegenza + attività ambulatoriale di epatologia – diabetologia; studio  dell’ipertensione arteriosa – pneumologia; nefrologia e dialisi + attività ambulatoriale;  ortopedia + attività ambulatoriale;  pediatria + attività ambulatoriale;  ost/gin – ricoveri solo in regime di DH per IVG e attività ambulatoriale. Ambulatori attivi: cardiologia; ORL; fisiatria e riabilitazione; urologia; dermatologia.
       Gloriosa la storia di questo nosocomio che ebbe i suoi natali nel tredicesimo secolo come opere pia; nel divenire del tempo ha avuto uno sviluppo di qualità, grazie ai suoi illuminati presidenti: un ricordo particolare merita monsignor Salvatore Alessi che portò l’ospedale a alti ed illuminati splendori.
Giuseppe Carà