Prospettive di lavoro a
Pietraperzia
TEAM DI LAVORO
IL GRUPPO GIOVANILE
PIETRAOERZIA. Nel salone della chiesa madre si è
tenuta un’assemblea cittadina sul tema “Prospettive di lavori per i giovani a
Pietraperzia”. L’assemblea molto partecipata dal mondo giovanile interparrocchiale
e dalle associazioni laiche è stata organizzata dal dottor Giuseppe Gangitano
sostenuto dal parroco don Pino Rabita. La tematica è stata sviluppata dall’associazione
“Nuovo Adamo” di padre Carlo Colonna gesuita di Bari. Il team di lavoro è stato formato da
Alessandro di Meo, Ida Pannona, Antonio Garofolo, Rosaria Garofolo e Giuseppe Maria Garofolo. Coordinatore del
gruppo è stato padre Carlo Colonna
mentre moderatore dei lavori è stato il dottor Giuseppe Gangitano ex direttore
del reparto di nefrologia dell’ospedale Umberto Primo di Enna.
Ha
aperto i lavori il dottor Giuseppe Gangitano che ha fatto una sintesi
puntigliosa e brillante della realtà giovanile a Pietraperzia, dove questo
mondo sta vivendo una dimensione di mero pessimismo. L’idea dominante è stata
quella di valorizzare la realtà locale e
le sue potenzialità. Vi è stato un invito pressante ad essere tutti protagonisti
della rinascita. L’associazione che si appoggia al movimento carismatico di
rinnovamento nello spirito, mette a disposizione il proprio cammino, che ha avviato
realtà operative dinamiche a Bari, Napoli, Caserta e Pozzuoli.
Gli
interventi del gruppo operativo hanno focalizzato il processo evolutivo in cui
un gruppo può diventare dinamico e creare posti di lavoro. Il gruppo che ha
visto una presenza numerosa tornerà a riunirsi e quindi avvierà progetti di
gruppi che cominciano ad essere attivi e quindi si potrebbe essere alla svolta.
“Responsabile
di questa iniziativa cittadina – dichiara il parroco Pino Rabita – è il dottor
Giuseppe Gangitano che si è raccordato con il mondo cattolico e si è aperto al
mondo giovanile laico avviando una iniziativa pragmatica che ha agitato lo
stagno della palude. Bisogna uscire
dallo scetticismo e con fiducia nelle
proprie capacità essere attivi”.
“Il
mio impegno di cattolico praticante – conclude il dottor Giuseppe Gangitano –
mi porta ad impegnarmi dove vi sono realtà difficili che hanno bisogno di
sostegno; il mondo dei giovani è in grosse difficoltà e quindi abbiamo aperto una
breccia che esca da un verbalismo improduttivo”.
Giuseppe
Carà