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lunedì 10 febbraio 2014

LA PIACCOLATA DI CINQUE STELLE



La fiaccolata di cinque stelle

GLI ATTORI DELLA FIACCOLATA

PIETRAPERZIA. Fiaccolata di protesta del Movimento 5Stelle. La fiaccolata è avvenuta in Piazza Vittorio Emanuele per protestare contro il buio pesto che si crea al calar del sole ed all’accensione ritardata della luce pubblica.
       Le candele sono state accese al calar del buio  e spente quando è stata accesa la pubblica illuminazione. Nel periodo di buio è stato proiettato un documentario in cui sono state  mostrate le principale vie del paese  prive di luce. La pubblica illuminazione viene spenta mezz’ora prima dell’alba e mezz’ora dopo il tramonto.
       La protesta è durata circa mezz’ora e poi si è sciolta quando è arrivata la luce pubblica.
       La dichiarazione ufficiale è venuta dall’avvocato Salvatore Bevilacqua, leader grillino che ha dichiarato: “La nostra protesta nasce perché il nostro principio è che i servizi fondamentali dei cittadini vanno garantiti. Questo disguido potrebbe creare problemi di ordine pubblico e noi vogliano che i nostri cittadini possano entrare ed uscire di casa senza problemi. Il paese ha difficoltà grosse in economia e quindi con questo buio vengono favoriti i ladri che cercano di pescare nel torbido. Alcuni cittadini sono ricorsi all’antica torcia o alla pila elettrica. Siamo soddisfatti perché la manifestazione è riuscita ed il messaggio è arrivato a chi di dovere”.
       L’energia elettrica incide sul bilancio comunale per un milione di euro. L’amministrazione ha avuto un’idea forte cioè quella di evitare il dissesto di bilancio.
 “Il nostro – dichiara il sindaco Enzo Emma – è un cmune virtuoso e con i conti perfettamente in ordine. A ciò contribuiscono anche azioni intelligenti e mirate per il risparmio su vari fronti tra cui quello energetico. Stiamo lavorando intensamente perché proprio sul piano energetico e in tempi ragionevoli si possano conseguire ulteriori risparmi apprezzabili e tangibili; comunque abbiamo ovviato al problema che è scaturito da alcune prove di risparmio avviate dai nostri tecnici. Siamo entrati nel finanziamento dell’unione europea ed abbiamo ottenuto una somma di tre milioni. Si può dire che in questo campo siamo ad una svolta copernicana”,
Giuseppe Carà