La fiaccolata di cinque stelle
GLI ATTORI DELLA FIACCOLATA
PIETRAPERZIA. Fiaccolata di protesta del Movimento
5Stelle. La fiaccolata è avvenuta in Piazza Vittorio Emanuele per protestare
contro il buio pesto che si crea al calar del sole ed all’accensione ritardata della
luce pubblica.
Le candele
sono state accese al calar del buio e
spente quando è stata accesa la pubblica illuminazione. Nel periodo di buio è
stato proiettato un documentario in cui sono state mostrate le principale vie del paese prive di luce. La pubblica illuminazione
viene spenta mezz’ora prima dell’alba e mezz’ora dopo il tramonto.
La
protesta è durata circa mezz’ora e poi si è sciolta quando è arrivata la luce
pubblica.
La
dichiarazione ufficiale è venuta dall’avvocato Salvatore Bevilacqua, leader
grillino che ha dichiarato: “La nostra protesta nasce perché il nostro
principio è che i servizi fondamentali dei cittadini vanno garantiti. Questo
disguido potrebbe creare problemi di ordine pubblico e noi vogliano che i
nostri cittadini possano entrare ed uscire di casa senza problemi. Il paese ha
difficoltà grosse in economia e quindi con questo buio vengono favoriti i ladri
che cercano di pescare nel torbido. Alcuni cittadini sono ricorsi all’antica
torcia o alla pila elettrica. Siamo soddisfatti perché la manifestazione è
riuscita ed il messaggio è arrivato a chi di dovere”.
L’energia
elettrica incide sul bilancio comunale per un milione di euro.
L’amministrazione ha avuto un’idea forte cioè quella di evitare il dissesto di
bilancio.
“Il nostro – dichiara il sindaco Enzo Emma – è
un cmune virtuoso e con i conti perfettamente in ordine. A ciò contribuiscono
anche azioni intelligenti e mirate per il risparmio su vari fronti tra cui
quello energetico. Stiamo lavorando intensamente perché proprio sul piano
energetico e in tempi ragionevoli si possano conseguire ulteriori risparmi
apprezzabili e tangibili; comunque abbiamo ovviato al problema che è scaturito
da alcune prove di risparmio avviate dai nostri tecnici. Siamo entrati nel
finanziamento dell’unione europea ed abbiamo ottenuto una somma di tre milioni.
Si può dire che in questo campo siamo ad una svolta copernicana”,
Giuseppe
Carà