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domenica 2 settembre 2012

CONSIGLIO COMUNALE SULL'ORDINE PUBBICO 4 settembre 2012

Consiglio comunale sull’ordine pubblico
4 settembre 2012
PIETRAPERZIA. Il presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa ha convocato il consiglio comunale per domani alle 19,30 su richiesta del sindaco Enza Emma con all’ordine del giorno i numerosi furti che si sono verificata nell’ultima settimana. Al consiglio sono stati invitati il prefetto Clara Minerva, il questore di Enna ed i comandanti provinciali e di Compagnia di Carabinieri, Polizia, Forestale, Guardia di Finanza oltre a carabinieri e polizia municipale di Pietraperzia. Il sindaco chiede anche l’installazione degli impianti di videosorveglianza nell’intero centro abitato e maggiore sicurezza per i cittadini.
       Giorno uno settembre  i giovani di Polites hanno diramato il seguente comunicato: “Sono trascorsi più di quindici giorni da quando alcuni malviventi hanno iniziato una lunga serie di furti che dal 16 Agosto hanno, senza soluzioni di continuità, sconvolto la vita di tutti i pietrini. Ormai non passa giorno senza venire informati di quale sia stato il nuovo bersaglio preso di mira e svaligiato nottetempo dai ladri. Non bastasse ciò questi ultimi hanno l’ardire di colpire in assoluta tranquillità anche in pieno giorno e persino quando le vittime dei furti siano presenti in casa; situazioni in cui il rischio di essere avvistati aumenta notevolmente. Ma allora si tratta di pazzi che non aspettano altro che essere presi “con le mani nel sacco” o piuttosto persone ben organizzate e consapevoli degli eventuali spostamenti o appostamenti delle poche forze dell’ordine presenti a Pietraperzia che non riescono minimamente a tenere sotto controllo il territorio?
A nostro avviso sta proprio qui la criticità della situazione pietrina che i recenti furti non hanno fatto altro che mettere ulteriormente in luce. Non possiamo certo dire che prima di oggi Pietraperzia fosse un paese sicuro in cui si poteva vivere serenamente e in assoluta tranquillità; anzi, la situazione era già critica per via di numerose azioni criminose che avevano sconvolto l’apparente “quieto vivere” di noi tutti.
Ma questa volta c’è di più: senza dimenticare il danno economico sofferto dai destinatari di queste “visite” inattese, la situazione attuale colpisce nel profondo ognuno di noi, assillati dall’idea di non essere tranquilli e sicuri nemmeno in casa nostra.
Insomma il territorio di Pietraperzia non è tranquillo adesso come non lo era negli anni e nei mesi scorsi e a questo urge trovare un rimedio!
Se il problema sono le poche unità di forze dell’ordine presenti sul territorio cosa aspettano i Comandi centrali a trasferire altri uomini e a potenziare le apparecchiature di indagine? In attesa di i interventi le forze dell’ordine già presenti potrebbero pensare di razionalizzare al meglio le risorse. Stando ad oggi infatti a Pietraperzia abbiamo una stazione di Carabinieri e una di Polizia municipale che potrebbero collaborare, se ancora non lo fanno, e attivare in contemporanea posti di blocco e pattugliamenti soprattutto nelle ore notturne al fine di aumentare quantomeno le probabilità di successo di queste operazioni.
Lo stato, attraverso gli organi di pubblica sicurezza, deve far sentire la sua presenza, deve dimostrare di essere capace di controllare il territorio e di garantire la sicurezza di chi lo abita, altrimenti sarà dura instaurare un regime di legalità e la sicurezza potrebbe essere garantita in altro modo”.
Giuseppe Carà