PIETRAPERZIA. Il
presidente del consiglio comunale Rosa Maria Giusa ha convocato il consiglio
comunale per domani alle 19,30 su richiesta del sindaco Enza Emma con
all’ordine del giorno i numerosi furti che si sono verificata nell’ultima
settimana. Al consiglio sono stati invitati il prefetto Clara Minerva, il
questore di Enna ed i comandanti provinciali e di Compagnia di Carabinieri,
Polizia, Forestale, Guardia di Finanza oltre a carabinieri e polizia municipale
di Pietraperzia. Il sindaco chiede anche l’installazione degli impianti di
videosorveglianza nell’intero centro abitato e maggiore sicurezza per i
cittadini.
Giorno uno settembre i giovani di Polites hanno diramato il seguente
comunicato: “Sono
trascorsi più di quindici giorni da quando alcuni malviventi hanno iniziato una
lunga serie di furti che dal 16 Agosto hanno, senza soluzioni di continuità,
sconvolto la vita di tutti i pietrini. Ormai non passa giorno senza venire informati
di quale sia stato il nuovo bersaglio preso di mira e svaligiato nottetempo dai
ladri. Non bastasse ciò questi ultimi hanno l’ardire di colpire in assoluta
tranquillità anche in pieno giorno e persino quando le vittime dei furti siano
presenti in casa; situazioni in cui il rischio di essere avvistati aumenta
notevolmente. Ma allora si tratta di pazzi che non aspettano altro che essere
presi “con le mani nel sacco” o piuttosto persone ben organizzate e consapevoli
degli eventuali spostamenti o appostamenti delle poche forze dell’ordine
presenti a Pietraperzia che non riescono minimamente a tenere sotto controllo
il territorio?
A nostro avviso sta proprio qui la criticità della
situazione pietrina che i recenti furti non hanno fatto altro che mettere
ulteriormente in luce. Non possiamo certo dire che prima di oggi Pietraperzia
fosse un paese sicuro in cui si poteva vivere serenamente e in assoluta
tranquillità; anzi, la situazione era già critica per via di numerose azioni
criminose che avevano sconvolto l’apparente “quieto vivere” di noi tutti.
Ma questa
volta c’è di più: senza dimenticare il danno economico sofferto dai destinatari
di queste “visite” inattese, la situazione attuale colpisce nel profondo ognuno
di noi, assillati dall’idea di non essere tranquilli e sicuri nemmeno in casa
nostra.
Insomma il
territorio di Pietraperzia non è tranquillo adesso come non lo era negli anni e
nei mesi scorsi e a questo urge trovare un rimedio!
Se il problema sono le poche unità di forze
dell’ordine presenti sul territorio cosa aspettano i Comandi centrali a
trasferire altri uomini e a potenziare le apparecchiature di indagine? In
attesa di i interventi le forze dell’ordine già presenti potrebbero pensare di
razionalizzare al meglio le risorse. Stando ad oggi infatti a Pietraperzia
abbiamo una stazione di Carabinieri e una di Polizia municipale che potrebbero
collaborare, se ancora non lo fanno, e attivare in contemporanea posti di
blocco e pattugliamenti soprattutto nelle ore notturne al fine di aumentare
quantomeno le probabilità di successo di queste operazioni.
Lo stato, attraverso gli organi di pubblica sicurezza,
deve far sentire la sua presenza, deve dimostrare di essere capace di
controllare il territorio e di garantire la sicurezza di chi lo abita, altrimenti
sarà dura instaurare un regime di legalità e la sicurezza potrebbe essere
garantita in altro modo”.
Giuseppe Carà