LINA E MARIA SANTAGATI
PIETRAPERZIA.
Inaugurata edicola della Madonna della Cava in contrada “Piano delle Noce” nella
villa residenziale delle sorelle Lina e Maria Santagati. L’immagine è stata
scolpita dall’artista pietrino Pio Salemi, affermato scultore locale, mentre
l’impalcatura è stata costruito da Antonio Lorina. La zona si trova ad un km
del paese. All’inaugurazione hanno partecipato un paio di un centinaio di
persone. L’edicola ricade nel territorio di don Giovanni Bongiovanni, Rettore
del Santuario della Madonna della Cava. L'edicola è stata benedetta da don Pino Carà, di spiccata dimensione antropologica. Prima della benedizione
c’è stata una relazione storica sulla Madonna della Cava tenuta da Don Carà. Alla fine don Pino ha impartito la
benedizione all’edicola ed a tutti i partecipanti, perché la Madonna protegga
coloro che hanno partecipato alla sacra funzione. Dopo i presenti hanno partecipato ad un grazioso e copioso
convivio preparato con arte dalla sorelle Santagati; mentre l’artista Pino
Siciliano ha declamato alcune liriche in vernacolo, su Pietraperzia e sulla Madonna
della Cava. A voce sostenuta i presente hanno cantato l’inno storico della Madonna
della Cava. Tutti i presente si sono intrattenuti davanti all’edicola in preghiera
con la recita del Santo Rosario.
La
Madonna della Cava è patrona di Pietraperzia, mentre San Rocco è compatrono. La
festa della Madonna della cava si celebra il 15 agosto e di solito vi
partecipano migliaia di persone. Il giorno 14 al santuario a mezzanotte il vescovo
Michele Pinnisi celebra una santa Messa molto partecipata. L’assisi è chiusa verso mezzanotte con la
gioia di tutti i partecipanti. Lina
e Maria alla hanno dichiarato; “Siamo soddisfatti per la edificate cerimonia
dell’inaugurazione dell’edicola. Nella nostra villetta abbiamo scelta con
protettrice la Madonna della Cava. Spesso quando vengono i nostra parenti ed
amici recitiamo il Santo Rosario quello tipico della Madonna della Cava in
lingua siciliana. Ringraziamo il Signore per la gioia che ci ha dato per la
bella funzione e per la numerosa presenza di parenti ed amici”.
Giuseppe Carà