Antonio Messina, Anna Schirò, Salvatore Di Calogero e Michel Bernunzo
Delegazione a Palermo
per il Reddito Minimo Inserimento.
PIETRAPERZIA. Una delegazione
pietrina e barrese si è recata a Palermo
all’assessorato ai Servizi Sociali per
il problema del Reddito minimo di inserimento che vede i lavoratori senza
stipendio da tre mesi. La delazione è stata composta dai pietrini Salvatore Di
Calogero e Antonio Messina da Pietraperzia; mentre per i barresi erano presenti
l’assessore Michel Bernunzo e il capo settore Michela Schirò. L’incontro anche
con altre delegazioni è stato
all’assessorato servizi sociali. La corposa delegazione sostenuta dalla
presenza dei sindacati ha incontrato l’assessore ai servizi sociali Giuseppe
Spampinato ed i funzionari addetti. L’assessore ha rassicurato i presenti che
già era stata emanata circolare di proroga al lavoro fino a dicembre e che in
bilancio ci sono le somme necessarie. E’ stato comunicato che per i lavoratori
del RMI nel bilancio triennale è stata prevista la somma necessaria per gli anni
2013 e 2014.
Il
sindaco Vincenzo Emma ha dato comunicazione che ha già messo in pagamento il
salario del mese di settembre.
I
due consiglieri comunicano che è stato raggiunto un attimo risultato sociale,
che porta un po’ di pace ed un sorriso nelle famiglie che vivono in una situazione
economica abbastanza disastrata. Il RMI
è stato istituito a Pietraperzia nel 1999 con delibera di consiglio
comunale votata all’unanimità, nonostante le forme stridenti tra maggioranza ed
opposizione.
In
atto sono 22 coloro che hanno avuto rinnovato il reddito minimo di inserimento:
Maria Alfieri, Santo Calandra, Rosa Cutaia, Giuseppe Di Lavore, Vincenzo Di
Lavore, Massimiliano Di Lorenzo, Angela Di Natale, Nunzia Incaudo, Salvatore
Ippolito, Rosaria Mancuso, Giovanni Battista Margani, Antonio Montedoro,
Giuseppa Privitera, Angelo Raspa, Giuseppe Russo, Calogero Salamone, Filippa
Spampinato, Silvana Spampinato, Vincenzo Spampinato, Filippa Stella, Filippo
Viola e Giuseppe Vitale.
“Questi
lavoratori – affermano i due consiglieri Salvatore Di Calogero ed Antonio Messina - vengono impegnati per
servizi sociali primari e sono un’ottima risorsa per la vita amministrativa del
comune. La battaglia vinta è un successo antropologico di grande spessore ed elevatura,
perché permette la sopravvivenza a famiglie angustiate ed afflitte dalla
miseria”.
Giuseppe
Carà