PIETRAPERZIA.
“Pietraperzia alla fame” è il risultato di una riunione di forestali in una
sede sociale libera, presieduta da Enzo Bongiovanni, impegnato nella
solidarietà e nell’antropologia. Pietraperzia ha una realtà forestale di 350
individui e questi da tre mesi non
prendono il compenso del lavoro perché la Regione non ha fondi liquidi. Siamo
alla tragedia perché alcuni negozi di
generi alimentari hanno sospeso la vendita senza il contante. La sospensione mette
in difficoltà anche gli esercenti alimentari che devono fare le forniture per
gli esercizi.
“Il
problema è tragico – afferma Enzo Bongiovanni – perché anche questo atto mette
la nostra economia in ginocchio. Già lo stato sociale è abbastanza degradato
per l’aumento del gruppo dei disoccuparti; infatti molti giovani sono senza
lavoro. In questo contesto si spiegano anche i numerosi furti negli
appartenente ed anche nelle abitazioni rurali. In alcune di queste razzie si
sono portate via anche dei viveri come capperi di pomidoro, “capuliato” ed olive sottoaceto; nonché
bottiglie di olio e di pomidoro pilato. Questo stato di cose è molto grave”.
La
giunta comunale ed il consiglio comunale hanno fatto il primo interevento per
l’ordine pubblico. E’ stata steso un documento fatto recapitare al prefetto
Clara Minerva in cui si esprime la preoccupazione dei cittadini e la mancanza
di sicurezza.
Il
sindaco Emma e l’assessore all’assistenza sociale Valentina Giuliano ogni
giorno ricevono persone che esprimono la loro miseria non potendo pagare le
bollette della luce acqua e gas.
Il
sindaco è stato penalizzato perché gli hanno tagliato il bilancio in quanto gli hanno ridotto i
contributi regionali e quelli centrali. Alche il sindaco sta facendo alcuni
tagli di iniziative obbligate che aveva previsto in bilancio.
Conclude
Bongiovanni: "Pietraperzia ha un periodo nero dove per sopravvivere bisogna ricorre
all’accattonaggio. Per non parlare delle richieste spasmodiche di prestiti. La
banche tengono il problema sotto studio per capire come si evolve la
situazione”.
Giuseppe
Carà