A Trabia con la Pro Loco.
PIETRAPERZIA.
“Unica, un’esperienza davvero unica quella che i ragazzi hanno potuto vivere
per la giornata di "PescaTurismo" che il comune di Trabia ha offerto a tutti i
Comuni legati dalla storia della famiglia Lanza, invitando in particolare la
Pro Loco di ciascun centro a coinvolgere i propri soci”. Ha dichiarato la presidente
della Pro Loco Alessia Falzone.
Alle iniziative hanno partecipato Francesca Messina. Filippo Puzzo,
Filippo Viola, Alessia Falzone, Mariangela Vitale, Dalila Vitale,
Vancheri Vitale, Michele Messina ed Alessandra Russo
“La
delegazione pietrina – continua Alessia Falzone - è partita col bus degli scout
alla volta del porto di Trabia, dove il peschereccio “Pietro e Paolo” è salpato
col gruppo per fare un giro prima sottocosta, poi al largo dove i partecipanti
hanno potuto approfittare di un bagno nelle caldi acque del mare di Trabia, ma
solo dopo aver assicurato l’approvvigionamento per il pranzo, ossia il pesce
pescato direttamente dagli ospiti insieme all’equipaggio, prima con le reti,
poi con la lenza. I pescatori hanno spiegato come funziona in particolare tale
tipo di pesca: come calare e come issare le reti, tutte le attrezzature usate e
infine i vari tipi di pesce rimasti nella rete. Ci si è poi fermati sotto il
Castello dei Lanza di Trabia ove sono custoditi i portali del Castello Barresio
di Pietraperzia”.
“Il
pranzo – conclude Alessia - è stato quindi fresco, gustoso e abbondante,
all’insegna dell’allegria e della genuinità e di una pace che solo l’aria del
mare può regalare e che hanno contrassegnato l’intera giornata. Alla fine della
gita in barca l’assessore e un responsabile della Pro Loco di Trabia hanno
condotto i nostri compaesani alla Sala Consiliare, dove sono stati calorosamente
accolti da un simpatico sindaco, appassionato della storia della sua città e
non solo, che ha illustrato quali erano i legami con la famiglia Lanza del
Comune di Pietraperzia con quello di Trabia, ma non solo anche con gli altri
comuni coinvolti: Mussomeli, Mojo Alcantara, Mazzarino, ecc. Infine il Sindaco
ha affidato alla delegazione un piatto in ceramica con lo stemma della
città da consegnare al “parente” Sindaco. Solo il rientro è stato triste e
nostalgico di una bellissima e intensa esperienza certamente da ripetere,
anche per chi, per la prima volta su una barca, all’inizio temeva persino di
salire e alla fine non voleva più scenderne”.
Giuseppe
Carà