IL GIUDICE SALVATORE PALASCINO
Raffica di contravvenzione
PIETRAPERZIA. In paese dopo il rafforzamento delle forze
dell’ordine vi è un aumento di contravvenzioni, specie agli automobilisti. In
piazza Vittorio Emanuele vi è stato un controllo molto puntiglioso da parte dei
carabinieri. Scoperte alcune infrazioni alcune anche gravi; come parlare ai cellulari
o guidare senza cintura. Su questo
problema una lettere alle forze dell’ordine è stata inviata dal dottor
Salvatore Palascino, direttore della riserva della Favorita di Palermo.
Palascino scrive: “Bene ha fatto il Consiglio Comunale ed il Sindaco a chiedere
un potenziamento delle forze dell’ordine, in aggiunta al notevole impegno della
locale stazione dei Carabinieri, per una più rapida individuazione dei responsabili
dei numerosi furti che nelle ultime settimane hanno sconvolto la serenità delle
famiglie di Pietraperzia. Il servizio di ordine pubblico è stato in effetti
immediatamente potenziato con la maggiore presenza in città di pattuglie di
Carabinieri in motocicletta ed in automobile che lasciavano ben sperare verso
una rapida soluzione del problema. I risultati, però, che si stanno attualmente
verificando, vanno in direzione diversa rispetto a quella richiesta dai
cittadini, al punto che i carabinieri in auto e soprattutto in motocicletta
vengono visti dedicarsi quasi esclusivamente ad elevare verbali di
contravvenzione al codice della strada, in una attività certamente legittima,
ma che anziché far sentire le forze dell’ordine vicine alla città in un momento
di grande bisogno, contribuisce a creare altre preoccupazioni e spesso
ulteriori danni economici, che si aggiungono paradossalmente a quelli già
subiti con i tanti furti nelle abitazioni”.
“I posti di blocco – continua Palascino
- effettuati in pieno giorno nella
piazza principale con verbali e sottrazione di punti, certamente legittimi,
danno alla gente la sensazione di una spettacolarizzazione, ma di scarsa
efficacia, e non accrescono certamente la sensazione di aumentata sicurezza. La
città si aspettava e sperava in un potenziamento delle attività investigative e
di “intelligence”, che con la collaborazione dei cittadini, potesse portare ad
una rapida individuazione dei malviventi che hanno purtroppo seminato
l’angoscia nelle famiglie, non solo con danni economici, ma violando il loro
più intimo ambiente familiare, con atti che lasciano sempre per anni una
terribile traccia”.
“Nella città – conclude Palascino - non deve crescere la disaffezione verso le
forze dell’ordine a causa dei soli eccessivi ed estenuanti controlli alle
infrazioni al codice della strada, non si deve correre il rischio di far
ritenere un errore la richiesta del potenziamento della vigilanza in città
fatta a gran voce, la gente deve sentire le forze dell’ordine vicine come sempre,
vicine ai bisogni della gente ed al proprio fianco soprattutto nei momenti di
maggiore necessità, a tutela della loro tranquillità, come sempre bene è stato
fatto sino ad ora”.
Giuseppe Carà