ASSEMBLEA DELLA RSU
IL VICARIO SALVATORE MASTROSIMONE
Gli Insegnanti
PIETRAPERZIA. Assemblea del personale scolastico
indetta dalla RSU (Rappresentanze Sindacali
Unitarie) i cui rappresenti sono Michela Di Gregorio, Salvatore
Mastrosimone e Cateno Ingala, istituto comprensivo
“Vincenzo Guarnaccia di Pietraperzia.
A conclusione
dei lavori è stata approvata
all’unanimità una mozione in cui si legge: “Si invita tutto il personale
scolastico a una mobilitazione fino a quando non ci saranno elementi certi
sulle voci dell’anzianità e del rispetto del contratto collettivo nazionale del
lavoro CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro)”.
Nel
documento si afferma ancora. “Chiediamo a studenti, famiglie ed opinione
pubblica in generale di non cadere nel gioco di chi vuole accreditare
un’immagine distorta e falsa del lavoro
nella scuola”.
Il
documento è stato firmato da tutto il personale del Guarnaccia presente
all’incontro. Nel vivace dibattito si è lamentato il problema dei tagli fatti negli anni nel
pianeta scuola, nonché l’aumento dei requisiti per il pensionamento, il blocco
dei contratti e degli scatti di anzianità e le incursioni legislative sui temi
contrattuali”.
Il documento firmato dal personale conclude:
“Oggi siamo in presenza del fallito tentativo di conciliazione chiesto dalle
organizzazioni sindacali per il mancato avvio della trattativa sulle
progressioni di anzianità. Siamo in presenza inoltre di disposizioni introdotte
nel disegno di legge di stabilità, di misure di dubbia legittimità che
prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente .
Chiediamo infine di emendare il disegno di legge di stabilità, di sbloccare il
riconoscimento delle anzianità per il 2011. Il recupero del potere di acquisto delle
retribuzioni, la soluzione delle problematiche che affliggono la scuola e il
suo personale e di considerare
istruzione e formazione come soggetti su cui investire per lo sviluppo del
futuro del nostro Paese e non settori su cui operare interventi di taglio per
recuperare risorse”.
Giuseppe Carà