Pulitura di Tornabè e Krastòs
CENTUNISTI ANTNCENDIO FORESTALI
PIETRAPERZIA.
In agitazione i lavoratori forestali e antincendio che sono impegnati per la
pulitura dei siti archeologici di “Tornabè” e “Cuddara di Crasto”. Questi
lavoratori vengono pagati dall’assessorato Territorio ed Ambiente e dipendono
dal distaccamento di “Marcato Bianco”. Lavorano in questo sito 20 operai:
Antonino Di Gregorio, Giovanni Trubia, Francesco Di Calogero, Giuseppe Profeta,
Francesco Paci, Umberto Pisano,
Salvatore Rindone, Liborio Crisafi, Vincenzo Paci, Michele Nocilla,
Rosario Corvo, Salvatore Miccichè, Enrico Rosselli, Alessandro Siciliano, Giuseppe
Sanguedolce, Liborio Viola, Antonio
Nestre, Sebastiano Similia, Giuseppe Pilotta, Giuseppe Tamburello.
I centunisti chiedono
di portare a compienti le giornate, come l’anno scorso e come è previsto da
accordo legislativi e sindacali. Il sindacalista Enzo Bongiovanni ha fatto
parecchi incontri con tutti i forestali. Bongiovanni è un punto alto per i "Forestali"
Lavorano nella pulizia dei siti 19 centunisti
in contrada Roche e 9 centocinquunisti in contrada Runzi.
Per utilizzare questi forestali vi è
stato una accordo tra corpo forestale, sindaco e soprintendenza. I siti Rocche,
Runzi e Tornabè cadono nel quadrilatero della vale dell’Himera e certamente vi
sono stati insediamenti preistorici del neolitico. A Tornabè vi è una capanna
preistorica, una fornace un insediamento
di tombe greche ed il “trono del re” In contrada Roche vi è un insediamento di
tombe, circa 200, che fanno pensare ad una necropoli. In contrada Runzi si è
rivenuto una Mansio ossia una accoglienza per passeggeri.
Sui siti archeologici si sono fatti
parecchi interventi e a Tornabè è prevista una scuola di archeologia ed alcuni
master.
Resta aperto il problema delle tre fasce
forestali, che tutti dovrebbero recuperare giornate. Questi lavoratori pur
avendo riconosciuti i diritti, tuttavia sono soggetti a penare perché la Regione
non ha fondi sufficiente per mantenere gli impegni. Questo dimostra la stato di
disaggio in cui versa la Regione sicilia. Sono momenti tragici e si spera che
il nuovo governatore Rosario Crocetta sia l’uomo della volta buona; si può
parlare di “poveri forestali”.
Giuseppe
Carà