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sabato 17 novembre 2012

PULITURA DEL SITO DI TORNABE'

Pulitura di Tornabè e Krastòs

 

CENTUNISTI ANTNCENDIO FORESTALI

PIETRAPERZIA. In agitazione i lavoratori forestali e antincendio che sono impegnati per la pulitura dei siti archeologici di “Tornabè” e “Cuddara di Crasto”. Questi lavoratori vengono pagati dall’assessorato Territorio ed Ambiente e dipendono dal distaccamento di “Marcato Bianco”. Lavorano in questo sito 20 operai: Antonino Di Gregorio, Giovanni Trubia, Francesco Di Calogero, Giuseppe Profeta, Francesco Paci, Umberto Pisano,  Salvatore Rindone, Liborio Crisafi, Vincenzo Paci, Michele Nocilla, Rosario Corvo, Salvatore Miccichè,  Enrico Rosselli, Alessandro Siciliano, Giuseppe Sanguedolce,  Liborio Viola, Antonio Nestre, Sebastiano Similia, Giuseppe Pilotta, Giuseppe Tamburello.
       I  centunisti  chiedono di portare a compienti le giornate, come l’anno scorso e come è previsto da accordo legislativi e sindacali. Il sindacalista Enzo Bongiovanni ha fatto parecchi incontri con tutti i forestali. Bongiovanni è un punto alto per i "Forestali" 
       Lavorano nella pulizia dei siti 19 centunisti in contrada Roche e 9 centocinquunisti in contrada Runzi.
       Per utilizzare questi forestali vi è stato una accordo tra corpo forestale, sindaco e soprintendenza. I siti Rocche, Runzi e Tornabè cadono nel quadrilatero della vale dell’Himera e certamente vi sono stati insediamenti preistorici del neolitico. A Tornabè vi è una capanna preistorica, una fornace  un insediamento di tombe greche ed il “trono del re” In contrada Roche vi è un insediamento di tombe, circa 200, che fanno pensare ad una necropoli. In contrada Runzi si è rivenuto una Mansio ossia una accoglienza per passeggeri.
       Sui siti archeologici si sono fatti parecchi interventi e a Tornabè è prevista una scuola di archeologia ed alcuni master.
       Resta aperto il problema delle tre fasce forestali, che tutti dovrebbero recuperare giornate. Questi lavoratori pur avendo riconosciuti i diritti, tuttavia sono soggetti a penare perché la Regione non ha fondi sufficiente per mantenere gli impegni. Questo dimostra la stato di disaggio in cui versa la Regione sicilia. Sono momenti tragici e si spera che il nuovo governatore Rosario Crocetta sia l’uomo della volta buona; si può parlare di “poveri forestali”.
Giuseppe Carà