Eletto il Consiglio
d’Istituto
PIETRAPERZIA. E’ stato eletto il Consiglio
d’Istituto del comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”. Si è votato domenica e lunedì
ed i votanti sono stato 329 su 1052 aventi diritto: i voti validi sono stati
326 e si sono avute tre schede bianche.
Per la componente
insegnante la cui lista si titolava “Verso il futuro” sono stati eletti: Maria
Cava Balistreri con 25 voti, Elisa Di Salvo con 21,
Raffaella Pirrelli con 18,
Salvatore Marotta con 17 voti, Salvatore
Mastrosimone con 16, Laura Castiglione con 14,
Caterina Liboria Guarnaccia con 14, Angela Maria Morelli con 11 voto;
Maria Ciulla non eletta con 10 voti, Maria Gesualda Nestre non eletta
con 10 voti. Per la componente personale
ATA con la lista “Conoscenza e Servizio”
sono stati eletti Maria Rosa Siciliano con 9 voti, Rosario Calì con 2
voti; prima dei non eletta Giuseppa Bongiovanni con un voto. Per la componente genitori
la cui lista è “Attivi e Presenti” sono stati eletti: Lorenza Nicoletti con 74
voti, Filippo Spampinato con 70 voti, Concetta Maddalena con 63, Aniello
Giancarlo Pennino con 59, Paola Maria Giuseppina La Monica con 56, Concetta Vinci
con 46, Fulvia Quartararo con 44, Rossano Marina Vitale con 43; Non eletti ma nella lista: Maria Grazia
Inserra con 39 voti, Ivan Emanuele Di Blasi con 27, Giacoma Pagliaro con 16 e Lina Donatella Alù con
12.
Il
consiglio d’istituto si compone di 19 elementi: Il dirigente scolastico di
diritto; otto insegnanti, due del personale ATA ed otto genitori. Il presidente
del consiglio viene eletto dalla componete genitori. Mentre la giunta esecuta è
formata da sei membri il cui presidente di diritto è il dirigente scolastico;
due insegnanti, due genitori ed uno del personale ATA.
“Sono
stati eletti – dichiara il dirigente Arcangelo Amoroso - persone che hanno a cuore la crescita
antropologica e culturale della scuola inserita in un contesto sociale
progredito. Si lavora sempre con interesse costruttivo e la didattica ha i
requisiti della qualità. La nostra scuola è un laboratorio di cultura; quindi
la nostra didattica stigmatizza la tradizionale forma di auditorio, e si articola come laboratorio culturale in
cui gli alunni si rendono protagonisti attivi del apprendimento.