Festa di San
Vincenzo Ferrer
I SANTI PORTATI A SPALLA DEI GIOVANI
PIETRAPERZIA. Domenica si è celebrata
la festa di San Vincenzo Ferrer sacerdote,
patrono degli edili; questi si onorano di portarlo a spalla. La processione è
partita dalla chiesa del Rosario ed è stata coordinata dal parroco Giuseppe
Rabita e dal geometra Vincenzo Taibi. La
festa è stata preparata da un triduo dettata da Don Osvaldo William
Brugnone, prete novello di grande talento. A metà processione si è unito la
Madonna de l’Ancuntru”. Gli edili hanno organizzato una grande festa anche con
giochi pirotecnici di elevato spessore. Dietro il santo una marea di persone.
Sulla biografia del santo
abbiamo: Vincenzo va da una città
all'altra, da un paese all'altro attraverso tutta l'Europa, montato su un
semplice somarello, in inverno come in estate, il bell'abito dei domenicani
lungo fino a terra a coprire i suoi piedi nudi. Come Gesù è seguito da una
folla immensa di poveri, di donne, di bambini, di chierici, di contadini, di
teologi, di duchi e di duchesse, tutti mescolati. Nato a Valencia intorno al
1350, Vincenzo si trovò a vivere al tempo del grande scisma d'Occidente, quando
i papi erano 2 e poi addirittura 3. E, suo malgrado, egli si trova al centro
della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane
domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese.
Seguendo da vicino il cardinale, si rese però conto che la Chiesa aveva più che
mai bisogno del ripristino dell'unità e della riforma morale. Incominciò allora
la sua attività di predicazione. Nel 1394 il suo protettore, il cardinale de
Luna, divenuto papa con il nome di Benedetto XIII, lo nomina suo confessore,
cappellano domestico, penitenziere apostolico. Egli intensifica la sua attività
ma nel 1398 si ammala e ha una visione nella quale gli appare il Salvatore
accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la guancia del
malato e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime. Vincenzo
lascia allora Avignone ed intraprende vere e proprie campagne di predicazione
in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell'Anticristo e del giudizio
finale. Contribuisce così in modo decisivo alla fine dello scisma e al
miglioramento dei costumi. Morì a Vannes nel 1419. Patrono dei costruttori. Etimologia
di Vincenzo: vittorioso, dal latino. Emblema:
Globo di fuoco, Stella.
Giuseppe Carà